DON MICHELE SI INSEDIA A SAN DONATO

Giornata di festa quella di ieri a San Donato.
C’erano tutti, caro Don Michele, a darti il benvenuto nel giorno dell’insediamento nella tua nuova parrocchia del paesino maremmano.
Oltre ai tuoi nuovi parrocchiani curiosi di conoscere il Don Michele junior che da ieri sostituisce l’anziano ottantaduenne Don Michele senior, c’erano le più alte autorità civili e militari compreso il Sindaco di Orbetello Rolando Di Vincenzo.
Non potevano mancare i tuoi amici, parenti e compaesani giunti da ogni parte della provincia.
Ma soprattutto ha voluto esserci il Giglio, tuo migliore biglietto da visita di fronte alla nuova missione che ti attende. Circa una trentina di isolani partiti con il traghetto delle 8 e tanti altri giunti da Grosseto e perfino da Livorno hanno voluto spontaneamente testimoniare alla parrocchia di San Donato cosa hai rappresentato per la nostra isola.
C’era tutto il “Coretto” parrocchiale isolano, che ha allietato la celebrazione liturgica ed anche il nostro seminarista Emanuele ed il chierichetto Lorenzo.
Durante la Messa il Vescovo Monsignor Meini ha avuto tenere parole di ringraziamento nei confronti dell’anziano parroco tuo predecessore che lasciava l’incarico dopo 53 anni durante i quali ha visto nascere e crescere la parrocchia ed i suoi parrocchiani.
Parole semplici quelle che hai rivolto alla tua nuova comunità parrocchiale rimarcando di non essere il padrone bensì il custode di quella chiesa e chiedendo agli abitanti di San Donato una mano perché, come hai sottolineato, “…io vengo dal mare e di campagna non ci capisco niente…!!!”
Al termine della messa è seguito un lauto pranzo offerto dalla parrocchia durante il quale, come al solito, hai visto bene di ingraziarti subito i favori dei cuochi chiedendo per loro un grosso applauso!
Riempito lo stomaco, tutti si sono riversati nel giardino della chiesa per le foto ricordo sotto un finalmente caldo sole primaverile. Le immancabili canzoni del Giglio hanno chiuso con la giusta cornice una giornata da ricordare.
Vorrei prender spunto dalla frase con cui, rivolto ai tuoi nuovi parrocchiani e chiedendo conferma ai gigliesi presenti in chiesa, hai concluso il tuo breve discorso.
Hai detto: “…con me sarà facile andare d’accordo perché non mi arrabbio e brontolo mai…!!!”
Proprio questo mi mancherà di te Michele!
La tua coraggiosa schiettezza, le tue “fastidiose” provocazioni (aragoste…pellicce…), il tuo metterci di fronte alla nostra fede come mai nessuno, prima di te, aveva fatto.
A molti davi fastidio perché smuovevi le coscienze e mettevi in dubbio le certezze.
Mi sono trovato più volte in questi anni in accese discussioni con i miei coetanei su ciò che avevi fatto o avevi detto. Sta proprio qui la tua vittoria, in questo riuscir a far discutere di te anche i più giovani, solitamente disinteressati alla vita parrocchiale; sei stata una silenziosa deflagrazione, un nuovo concetto di parroco in una realtà abituata al prete “casa e chiesa”.
Sarà dura sostituirti e continuare ciò che, con fatica, hai iniziato a portare avanti!
Ciao Micky e GRAZIE!