Ho letto in "fatti e misfatti" ciò che scrisse nell'ottobre 2005, e riferendosi al corriere, del maggio 2005, la Sig Tringali in seguito alla vicenda della strage di piazza fontana a milano, per quanto mi ricordo allora ero tredicenne, sono passati 33 anni che non sapevo niente, vivendo in lombardia, ho perso un molte cose, della mia isola, ma non ho perso quell'orgoglio di gigliese che avevo ed ho ancora, ringrazio quei 31 gigliesi, che con coraggio si opposero all'invio di quei presunti assassini sull'isola, con tristezza accolgo sta notizia che siano solo loro ad aver pagato, vorrei abbracciarli tutti, forse qualcuno ora è sessantenne, o magari non c'è più, ma se qualcuno legge, questa mia lettera, sappia costui che anche se in ritardo di 33 anni, sono felice di essere un loro compaesano, provo disgusto della legge, che per me non esiste, solo la legge Divina ci può confortare, se potessi, vorrei dirne anche qualcosa a chi ha sentenziato, delle condanne anche se fosse un solo giorno di carcere, a chi voleva solo dare un segno che nella nostra isola non c'è posto per chi presunto o no sia scortato da circa 200 carabinieri. Sono anche vicino ai familiari delle vittime ed a tutti coloro che hanno sofferto per tale disgrazia che ha segnato non solo la vita di questi, ma dell'intera nazione.

Grazie ancora alla sig Tringali ed a tutta la redazione.
DORIANO MAURO Gallarate (VA)