Cara Monica,
dopo aver pazientato per mesi a veder circolare per l’isola cartelli che tu stessa definisci “antiestetici” recanti la scritta “ siamo senza medico”, mi vedo alla fine costretto, dopo il tuo intervento su questo sito, a prendere carta e penna per spiegarti cose che evidentemente non conosci.
Le leggi sanitarie prevedono per la medicina generale la presenza di un medico ogni mille abitanti più un secondo medico per frazione di mille superiore a cinquecento. Essendo i cittadini che scelgono il medico per il distretto di Isola del Giglio circa 1250, in teoria basterebbe un solo medico. Però, proprio a causa delle particolari caratteristiche legate all’insularità, nel caso del Giglio la Regione Toscana (e non l’Amministrazione Comunale non competente in materia) ha ugualmente dichiarato nel 2004 e nel 2005 l’isola “zona carente” cioè ha aperto le graduatorie per il posto di un secondo medico.
Nel 2004 accettò un collega che venne al Giglio con la famiglia e rimase un certo periodo. Poi se ne andò via senza nulla far sapere. La motivazione ufficiale fu che la moglie non aveva trovato idoneo nessuno dei numerosi appartamenti che le erano stati proposti.
Forse il problema vero è che, contrariamente a quanto tu affermi a proposito di “stipendi nettamente superiori a quelli dei colleghi della terraferma” (ovvero l’indennità di zona disagiatissima corrisposta anche a chi ha zero mutuati)  il posto del Giglio non è così ambito se non per altri scopi e ti spiego quali.
La Regione Toscana, sempre per favorire la presenza di un secondo medico, concede la convenzione per la medicina generale (per avere la quale i colleghi del continente sputano sangue) in deroga alle graduatorie ed assegnano la titolarità della guardia medica automaticamente senza nessun concorso. Negli anni precedenti si era verificata una situazione di malcostume per cui, per percorrere la corsia preferenziale per ottenere la convenzione della medicina di base e la titolarità della guardia medica, alcuni medici avevano accettato l’incarico e poi erano quasi sempre in continente.
Nel 2005 la Regione Toscana ha di nuovo dichiarato il Giglio “zona carente” ed anche questa volta ha accettato un medico fiorentino ma di nazionalità (mi pare) siriana. In un colloquio che ebbi con lui a Grosseto, alla presenza dei rappresentanti della FIMMG Dr. Nicola Briganti di Grosseto e Dr.ssa Manola Pisani di Monte Argentario, allorché gli fu detto che se voleva fare il medico al Giglio ci doveva stare per davvero e non chiedere “sostituzioni croniche” al sottoscritto ( fra l’altro non più ammesse dall’attuale convenzione), rispose che avrebbe sicuramente garantito la presenza al Giglio tutti i giovedì mattina (!) partendo da Firenze dove aveva una figlia “molto malata”. Quando i medici della FIMMG gli dissero che era doverosa ed opportuna una presenza stabile, disse che ci avrebbe pensato. Anche di lui non si è più avuta notizia.
A proposito della esplicita accusa di avere più a cuore l’interesse per le mie tasche che per l’isola, ti rispondo (e te lo posso documentare) che ormai da vari anni (purtroppo o per fortuna, scegli tu) tutto quello che lavoro e guadagno in più se lo mangiano le
TASSE.
Devi inoltre sapere che il sistema di pagamento dei medici di medicina generale non è più quello del film di Alberto Sordi nel “ Il medico della mutua” (cioè più mutuati hai più guadagni) ma la “quota capitarla” (cioè il forfait che  pagano ad assistito annualmente) diminuisce con l’aumentare degli assistiti. Così, fra quota capitarla che diminuisce e pressione fiscale, nessuno ha più interesse, sopra certi livelli, a temere la “concorrenza”.
Da alcune espressioni della tua lettera capisco anche che ci sono altre cose che non conosci allorché fai riferimento al regime di monopolio della sanità locale. Se tale accusa fa riferimento al fatto che su cento ricette in farmacia, novanta sono mie (con tutto il relativo presupposto di carico di lavoro e responsabilità) allora hai ragione. Ma devi però saper che sul “libro paga” della ASL per il Giglio ci sono almeno una dozzina di medici fra guardie mediche turistiche, 118, guardie mediche notturne e festive, ufficiali sanitari, pediatra, psichiatra del territorio ecc. Spesso e volentieri il sottoscritto (che dovrebbe curare solo i suoi assistiti) si trova a dover tamponare gratis le deficienze di tutti gli altri servizi, per esempio 118 in inverno non esistente, ufficiali sanitari presenti solo due volte al mese ecc. Soltanto per il servizio di medicina necroscopica, se un tipo fantasioso come il tuo papà si fosse trovato al posto mio avrebbe già da anni affisso fuori  l’ambulatorio un cartello del seguente tenore “i cittadini non residenti e i sub sono pregati di morire il secondo e il quarto giovedì del mese dalle 10 alle 12 quando è presente il medico necroscopo”.
Un miglioramento dell’assistenza sanitaria sull’isola sarebbe quella di far garantire, quando non è operante il 118, la reperibilità diurna feriale della guardia medica notturna, considerando che questo servizio come è attualmente organizzato, è oneroso e quasi del tutto inutile. A tale proposito devo dare onestamente atto alla Dr.ssa Maria Agnese Sturman e al Dr. Giuliano Mattera (118) di aver sempre dato, a titolo personale, la più ampia disponibilità anche quando fuori servizio.
Altro aspetto che evidentemente non conosci è che il sottoscritto, fin dai tempi in cui era Direttore Sanitario della ASL 9 il Dr. Enrico Desideri, ha sempre sollecitato che la guardia medica turistica facesse qualche ora di ambulatorio anche al Porto e al Castello, essendo presente solo al Campese. Anche il questo caso il sottoscritto, che a tuo avviso pensa solo alle sue tasche, non si è mai fatto pagare dai non residenti gli 8 euro ogni ricetta che gli competerebbero per legge.
Potrei continuare a scrivere per ore, ma mi fermo qui perché ho cose ben più importanti da fare.
Mi preme solo sottolineare due ultime considerazioni: la legge prevede anche l’istituto della RICUSAZIONE, cioè il diritto da parte di ogni medico di far cancellare dai propri elenchi un suo assistito, consentendogli un periodo di tempo congruo per cercarsi un altro medico. Nella mia situazione di fatto di unico medico dell’isola questo diritto non l’ho mai potuto (né voluto, per senso di responsabilità) esercitare.
Un’altra cosa che volevo ricordarti è che scrivere e pubblicare che un medico approfitta della propria carica di pubblico amministratore per fare i propri interessi, può essere motivo di querela. Considerata la tua giovane età non mi ritengo nemmeno “parte offesa” e non farò alcuna querela, anche per rispetto di tutti i tuoi parenti, vivi e defunti, vicini e lontani, a cui sono da sempre legato da forti vincoli di stima e di affetto.
Un’unica tiratina d’orecchi però non posso fare a meno di fartela. Nella tua lettera hai scritto al voce verbale “prevedrebbe” che oltre che cacofonica è grammaticalmente sbagliata. Infatti si dice PREVEDEREBBE dato che, come noto, il verbo prevedere si coniuga come vedere, tranne il futuro e il condizionale, che seguono la coniugazione regolare. Un errore di grammatica così a me sembra grave, soprattutto se fatto da una ragazza che ha studiato al liceo classico in uno dei più prestigiosi ed esclusivi istituti di Firenze e che per di più è figlia di un professore di lettere. Un abbraccio e tanti cari auguri per il tuo futuro.

Armando