......... anche a me da tempo capita, per lavoro, di percorrere in aereo la tratta Genova - Roma che io considero la più bella in assoluto, non voli mai tanto in quota da non vedere quello spettacolo impagabile. Parto sempre la mattina molto presto ..... quando la luce del sole abbraccia timidamente tutto l'arcipelago .... Mi ha fatto sorridere leggere le parole scritte dal Sig. Pittiruti, mi sono ritrovata molto in quella descrizione, nel viso spiaccicato al finestrino, nei movimenti strani per trovare la posizione migliore per vedere l'isoletta .... e che rabbia quando il tuo posto è sopra l'ala..... io non resisto e allora mi alzo provo ad occupare un altro posto più comodo .... faccio finta di sgranchirmi le gambe o di andare alla toilet per stare in piedi e vedere meglio. Il peggio è se non viaggio da sola ma con colleghi che oramai sanno del giglio praticamente tutto ..... ogni volta spiego un angoletto diverso .... guarda il traghetto che arriva in porto .... casa mia è lì proprio sopra la farmacia ..... a dare il benvenuto a chi sbarca ..... e lì dietro c'è Scopeto .... che belle Pasquette che ho passato ..... con tutti gli amici, quelli che vedi 10 gg l'anno ma che restano nel tuo cuore e nella tua testa ogni giorno .....
Poi ad un certo punto il Giglio sparisce ..... ti rendi conto che ti aspetta una giornata pesante, appuntamenti, taxi nel traffico, convegni, ansie e ti chiedi ...... ma che ci faccio su questo aereo .... lontano dallo scoglio, dalla famiglia, dalla quiete, dal suono dei gabbiani sul molo, dalla voce di Franca dal bar che ti chiama per giocare a carte, dai pettegolezzi degli isolani, a volte così duri e insensati ma credo lontani dalla vera cattiveria e volontà di colpire senza pietà, dalla possibilità di uscire la mattina e di girare 5 botteghe per finire la spesa, senza essere costretto a passare un ora al supermercato dove entri per comprare una bottiglia d'acqua ed esci con un carrello pieno, ma senza acqua .... e nel frattempo la luce del sole è cambiata e un ora della tua vita si è persa tra gli scaffali ....
Poi ad un certo punto il Giglio sparisce ..... ti rendi conto che ti aspetta una giornata pesante, appuntamenti, taxi nel traffico, convegni, ansie e ti chiedi ...... ma che ci faccio su questo aereo .... lontano dallo scoglio, dalla famiglia, dalla quiete, dal suono dei gabbiani sul molo, dalla voce di Franca dal bar che ti chiama per giocare a carte, dai pettegolezzi degli isolani, a volte così duri e insensati ma credo lontani dalla vera cattiveria e volontà di colpire senza pietà, dalla possibilità di uscire la mattina e di girare 5 botteghe per finire la spesa, senza essere costretto a passare un ora al supermercato dove entri per comprare una bottiglia d'acqua ed esci con un carrello pieno, ma senza acqua .... e nel frattempo la luce del sole è cambiata e un ora della tua vita si è persa tra gli scaffali ....
quanto sono belle invece le ore "perse" sul molo rosso, sulle panchine davanti al Monti.......
dove i minuti scorrono con la stessa lentezza delle barche dei gigliesi che amano il mare e si comprano un motore di 4 cavalli perchè è inutile andare veloce .... non potresti godere delle insenature degli scogli, dei gabbiani posati sull'acqua, dei saluti tra compaesani in mezzo al mare ....
Chiedo scusa per questo spazio rubato per lo sfogo di una cittadina ......... che non si scorda mai del suo scoglio.
Elena.
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