Da qualche tempo accade sempre più spesso di dover ringraziare ''ad oltranza'' per le iniziative che si svolgono sulla nostra isola anche a fine stagione. Non me ne vogliano coloro che in qualche maniera verranno dimenticati. Hanno fin da adesso una lode speciale per aver messo a disposizione la loro capacità ed il loro tempo libero.

Vorrei porgere un sentito ringraziamento ai ragazzi del canottaggio e del Circolo Vogatori che si sono distinti nelle gare di quest’ultimo mese ed un pubblico encomio a coloro che li preparano costantemente ed organizzano scrupolosamente le loro “uscite”.

Un grazie per l’ottima riuscita della Festa delle Cantine alla Pro Loco ma soprattutto al suo inesauribile ed  impareggiabile Presidente che insieme a tutto il direttivo ed ai suoi collaboratori hanno impiantato una tre giorni di successo. Non mi dimenticherò certo dei volontari che hanno contribuito con il loro lavoro “a fondo perduto” alla riuscita, direi perfetta, della Festa delle Cantine. Un plauso speciale anche ai gigliesi che, pur abitando fuori isola, sono tornati a casa per dare una mano incondizionatamente. Bravi, bravi davvero tutti quanti.

Vorrei inoltre esprimere profonda gratitudine all’Associazione Archeologica Isola del Giglio, per tramite del suo presidente Francesco Fontanelli, per l’interessante “Giornata” di cultura trascorsa nel suggestivo ambiente della Rocca Pisana e nelle cui relazioni si sono colte importanti informazioni sul restauro e sulla tutela del nostro patrimonio archeologico. Molto interessanti le eventuali sinergie che potranno instaurarsi tra l’Amministrazione e la Soprintendenza Archeologica di Firenze in merito a percorsi comuni che potranno da qui nascere per la valorizzazione e qualificazione delle nostre ricchezze storiche. Un ringraziamento particolare alla Dott.ssa Rendini per la sua presenza al Convegno ad onorare un momento di cultura non sempre facile da organizzare al Giglio. 

In generale una personale riconoscenza a tutti coloro che nel corso dell’anno contribuiscono, volontariamente e non, a far crescere la nostra comunità ma soprattutto a far maturare le forme di aggregazione necessarie a mantenere viva la nostra società isolana ed a renderla ancora più dinamica di come l’abbiamo vista fino ad oggi.