Figlio del Giglio

E' mia opinione del tutto personale, suscettibile quindi di essere in tutto o per niente condivisa, che nei versi così magistralmente recitati da uno dei migliori attori italiani quale è Alessio Boni, sia rappresentata come meglio non si potrebbe, la drammaticità di quella tragedia e di quella notte e l'operato di gran parte della popolazione del Giglio, affinchè la tragedia stessa non assumesse proporzioni drammaticamente più ampie in termini di vittime e nell'essere di conforto poi, nei modi più svariati possibili, a coloro che, loro malgrado, furono costretti a scendere sull'isola.

Di questi versi dobbiamo ringraziare, per chi non lo sapesse, un vero “figlio del Giglio”, l'amico Antonio Ansaldo, Tonino per tutti noi. Il video è tratto da uno spettacolo del 13 agosto 2012, pochi mesi dopo la tragedia, organizzato dall'amico Gianni Mongiardino nel piazzale dell'ex hotel Demos, in ricordo e in omaggio delle vittime del naufragio. Lo stesso Alessio Boni, che ebbi modo di conoscere alla fine dello spettacolo, mi parlò di “piccolo capolavoro” e detto da uno che è abituato a recitare in teatro opere dei più grandi autori di tutti tempi, qualcosa vorrà pur dire.

Detto questo, penso che questi versi dovrebbero avere la rilevanza che meritano nella ricorrenza prossima, particolarmente significativa trattandosi di dieci anni e nelle ricorrenze future. Come? Prevedendone ad esempio la lettura o in chiesa alla fine della messa o alla sera, sul molo, durante la cerimonia di commemorazione, dopo la fiaccolata. Semprechè, è sottinteso, la lettura venga fatta da persona dotata di un minimo di facoltà interpretativa. Non allungherebbe di certo i tempi già previsti in quanto occorrono, come si vede dal video, circa due minuti.

Faccio perciò appello alle autorità preposte, al Sig, Sindaco in particolare, perchè si adoperi in questo senso.

Grazie,
Angelo Stefanini