Dopo aver letto i vari commenti (quello del Sindaco compreso) al testo satirico di “Sibilot”, avverto la necessità di richiamare alla memoria fatti della recente storia amministrativa dell'isola.
La soluzione dello storico problema idrico non avvenne per provvidenziale intervento di privati ma grazie ad un finanziamento A FONDO PERDUTO della Comunità Europea, grazie al quale furono realizzati il dissalatore, un nuovo deposito di stoccaggio al Poggio della Chiusa e la sostituzione delle condotte di adduzione per evitare le perdite in rete. A “FONDO PERDUTO” significa che le spese furono finanziate al 100% (ripeto cento per cento) senza che la collettività gigliese dovesse sborsare un solo centesimo. Questo è bene specificarlo perché i detrattori di Sibilot sembrerebbero avere alcune difficoltà interpretative in tema di finanza pubblica: tanto per rendere più chiaro il concetto, il Comune sta invece pagando da anni le rate del mutuo che si rese necessario per costruire la palestra del Campese (palestra che però ancora non c'è). Non avere chiari questi concetti può essere ininfluente finché si tratta di chiacchiere al bar o sul traghetto per ammazzare il tempo della traversata, ma potrebbe essere molto pericoloso se l'incapacità interpretativa riguarda chi ha responsabilità di governo.
All'epoca del piano idrico per la realizzazione del primo dissalatore fu pure ipotizzata una pala eolica, finanziata pure questa con un finanziamento pubblico, sempre A FONDO PERDUTO e sempre al 100%, che avrebbe consentito una produzione, con energia pulita e gratuita, di 520 tonnellate giornaliere di acqua dissalata. Fu pure previsto  il relativo potenziamento e interramento della linea elettrica, che fu poi realizzato, sempre con un finanziamento A FONDO PERDUTO a favore della locale società elettrica.
Non fu invece realizzato l'aerogeneratore (all'epoca non esisteva ancora il divieto per le piccole isole) per colpa di un soggetto politico ben preciso, capogruppo di minoranza dell'epoca, Dr. Girolamo Lubrani che, con una “guerra sugli atti” riuscì a far scadere i termini perentori previsti dalla CEE per tale tipo di finanziamento. Le relative vicende procedurali sono agli atti del Comune e chi ne avesse voglia può verificarle e ricostruirle nel dettaglio.
L'unica cosa che dovrebbe spiegare il Sindaco ai cittadini è il motivo per cui tale soggetto politico sia stato ora da lui nominato garante dell'informazione del redigendo Piano Strutturale, restituendogli un potere e una legittimazione di cui non si riesce a capire il senso.

Armando Schiaffino
ex Sindaco del Comune di Isola del Giglio