c.a. Sigg. Sindaci dell' Arcipelago Toscano
c.a. Rappresentanti Categorie economiche
OGGETTO : Esclusione dei Comuni dell' Arcipelago dalla Montagna: i costi per cittadini, imprese e territorio
Cari colleghi Amministratori ed egregi signori,
come ben sapete, l' esclusione dei nostri Comuni dalla qualifica di 'montanità', prevista dal “Decreto Santagata” in base ad un criterio sommario e demagogico che non ha coinvolto le Regioni, anche se ha recuperato in extremis l' eliminazione dei numerosi benefici per i nostri cittadini e le nostre imprese contenuta nella prima versione della legge ( pluriclassi nelle piccole realtà, finanziamenti aggiuntivi per la sanità, sgravi ICI per i terreni agricoli e indennnità UE per agricoltori, esenzione IRAP ai piccoli esercizi commerciali, riduzione costi gasolio e gpl ) toglie comunque le risorse che gli Enti Montani investivano sul territorio attraverso i Piani di Sviluppo e resta una grave ferita alla coesione dei territori disagiati.
Tutto ciò senza la pur auspicabile riduzione dei “costi della politica”, poiché la discontinuità istituzionale che si creerebbe porterebbe a nuove forme associative ed alla dispersione di competenze e capacità.
Si priverebbe cioè questa parte del Paese, che con le loro imprese e famiglie produce oggi il 17 % del prodotto interno lordo , di quegli strumenti agevolativi e normativi conquistati negli anni dagli amministratori locali.
Alcuni di Voi hanno partecipato il 2 ottobre u.s. all' importante “ Assemblea della Montagna “ di Firenze, in difesa del ruolo di coesione, sviluppo e salvaguardia del territorio che le Comunità Montane ( il 54% del Paese ) svolgono nella nostra regione come in gran parte d' Italia. E' stato il Presidente della Toscana, Claudio Martini, a sintetizzare nell' occasione la critica al Governo per aver inserito in Finanziaria il tema della montagna considerandolo argomento da “costo della politica”.
Il Decreto Legislativo Santagata – Lanzillotta, se non verrà modificato, finirà inoltre per sottrarre ad alcune migliaia di piccoli Comuni, tra cui i nostri, l' unico soggetto sussidiario di coordinamento e programmazione, in grado di assicurare alcuni servizi essenziali alle loro popolazioni e interventi infrastrutturali strategici . La stessa esperienza elbana e dell' Arcipelago Toscano dimostra quanto sia fondamentale avere sul territorio un ente comprensoriale come la CM ( che è Unione dei Comuni ) con una visione unitaria dei problemi e delle loro soluzioni.
Tutto ciò mentre continua a mancare, a livello governativo, un coordinamento delle politiche di sostegno e di sviluppo delle aree montane che sappia portare a sintesi le positive proposte messe in campo e sostenute dall' UNCEM ( dal piano nazionale della forestazione al Documento Unico di Programmazione per le aree montane ).
Sono certo che non mancherete, nei prossimi giorni, di far sentire ancora la Vs voce in difesa degli interessi dei nostri cittadini e della nostra economia, una battaglia ideale e politica che vedrà un importante momento nella manifestazione della Montagna Italiana del 24 ottobre p.v. organizzata a Roma da Uncem Nazionale, per contrastare con la forza delle argomentazioni e dei fatti una politica demagogica e superficiale che rischia, sbagliando bersaglio, di sacrificare gli interessi dei più deboli alle pur legittime pressioni dell' opinione pubblica.
Vi ringrazio per l' attenzione
il presidente
Danilo Alessi
FINANZIARIA: RISCHIO SCIOGLIMENTO COMUNITA' MONTANA
Autore: di Danilo Alessi, Presidente Comunità Montana Arcipelago Toscano
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