Da IL TIRRENO del 4 Ottobre 2007:
«Una tassa per chi va nelle isole»
PORTO S. STEFANO. Una tassa che chi va a Giannutri dovrà pagare ai santostefanesi. Una provocazione? Affatto. Paolo Loffredo lancia una idea tutt’altro che rivoluzionaria perché «già in atto in tutti i paesi del mondo».
A giustificare il balzello sarebbe il fatto che dal traffico verso l’isola l’Argentario trae solo svantaggi. Nel mirino chi arriva all’Argentario, vi lascia la macchina e si imbarca per l’isola, senza spendere un euro per un caffè.
«Siamo diventati il parcheggio del Giglio e di Giannutri - sbotta - a questo punto, se loro chiedono il numero chiuso, noi rilanciamo con la riduzione delle corse giornaliere dei traghetti, passando da 15 a 3. E dal 2008 chiederemo anche una tassa per chi va sull’isola».
E non solo. Non è detto infatti che le auto possano essere lasciate ancora nella «comoda» S. Stefano ma essere dirottate su posteggi al Pozzarello o ad Orbetello.
P.T.
Allora, visto che ho intenzione di presentarmi come Sindaco alle prossime elezioni, sarà mia cura informarmi presso i relativi ministeri, affinchè si possa individuare un nuovo punto di imbarco e sbarco per l'isola.
Così Porto Santo Stefano sarà in grado di proporsi come centro turistico del comprensorio dell'Argentario, avrà parcheggi per i suoi turisti, non sarà più fonte d'imbarazzo per i suoi armatori che naturalmente pagheranno a noi il balzello d'ingresso, fermo restando che sarà a numero chiuso e a nostra discrezione.
Quanto alle attività varie che circolano sull'isola, avranno preferenza quelle del nuovo porto, che naturalmente essendo collegate all'isola nella stessa maniera di come lo è oggi Porto Santo Stefano, trarranno dei vantaggi.
E se posso permettermi non intendo dare dei soldi nemmeno ai parcheggi del Pozzarello, ma solo a Orbetello, poichè sarebbe un guadagno, anche se minimo, al Comune o ai suoi abitanti.
Quanto a non spendere nemmeno un euro ci sarebbe da aprire una polemica che rischierebbe di prolungarsi per giorni e giorni.
Distinti saluti
franca melis
Per commentare occorre accedere con le proprie credenziali al sito www.giglionews.it
Login
Non riesci ad accedere al tuo account? Hai dimenticato la password?