Questo è di sicuro il sistema migliore per rendermi ancora più antipatica e odiosa a molte persone, ma questa precisazione è doverosa.
Alla riunione per il futuro turistico dell'isola si è parlato di prolungamento del periodo di accoglienza.
In realtà la situazione è identica agli anni passati: locali chiusi, ristoranti pure ed altro.
Che questo accada solo al Porto, trovo che sia veramente sconvolgente.
Giglio Porto è il punto d'arrivo per il turismo ed in questo modo è il primo a dare un'impressione negativa.
L'altra sera è arrivata verso le 19:30 una barca di tedeschi, sembra che fossero senza carburante, poco male, sosta al Porto per la notte, il giorno dopo avrebbero fatto rifornimento.
Non c'era un ristorante aperto, l'autobus li avrebbe tranquillamente portati su al Castello, come sarebbero scesi poi?
Il "servizio 24 ore non stop di informazioni", cioè la sottoscritta, che da anni dovrebbe richiedere un contributo alla ProLoco per tutte le informazioni che dà e tutti i soldi che spende di telefonino, ha cercato per i turisti il taxi, il taxista di turno: perchè molti non lo sanno ma i ragazzi si sono dati dei turni ed anche se era appena arrivato a casa e stava già incominciando a cenare il tassista dopo solo 15 minuti era già al Porto.
Qualcuno potrà obiettare che la ProLoco alle 19:30 della sera non può essere disponibile, non mi riferisco agli orari ma questo succede anche d'estate.
E' inutile fare conferenze e riunioni per decidere orari ed altro se non si ascoltano i commercianti, ma ascoltare vuol dire dargli la possibilità di parlare dei veri problemi, uno sopra tutti è la rabbia.
Vi spiega da cosa deriva la rabbia:
Il "RISTORANTE 1" è di turno nel periodo invernale quindi aperto tutti i giorni di un determinato mese; arriva il venerdì sera e un altro ristorante "RISTORANTE 2" apre, lavora il fine settimana la domenica sera chiude.
"RISTORANTE 1" resta aperto un'altra settimana; arriva il venerdì e "RISTORANTE 2" riapre.
La scusa per tale atteggiamento di "RISTORANTE 2" qual è: quella, per esempio, che alcuni clienti abituali gli hanno chiesto di aprire e lui non poteva dirgli di no!
E invece doveva dirgli di no e avvisarlo che era aperto per turno "RISTORANTE 1".
Se "RISTORANTE 2" è sicuro che il suo è un buon lavoro, non deve aver paura se i SUOI clienti vanno da un'altra parte perchè lui è chiuso.
Quando tornerà la buona stagione i suoi clienti, se negli anni ha fatto sempre un buon lavoro, torneranno e magari lo ringrazieranno pure di aver dato loro un buon consiglio.
Perchè, diciamocelo francamente, al Giglio si mangia bene in tutti i locali, ognuno ha la sua specialità.
Allora il "RISTORANTE 1", giustamente, l'anno successivo non ha più voglia di tenere aperto e con permessi di ristrutturazione, malattie, ferie ed altro non dà la sua disponibilità.
Poi l'apertura toccherà a "RISTORANTE 2" e ciò che è successo a "RISTORANTE 1" succederà a lui e così la catena diventa sempre più lunga e tutti quanti alla fine si guarderanno in cagnesco e il Porto non avrà mai il suo ristorante aperto.
Forse bisognerebbe fare un po' di psicologia di gruppo e tirare fuori le verità nascoste, le rabbie represse e aver veramente voglia di collaborare.
Qui forse l'Amministrazione potrebbe essere d'aiuto: quando arriviamo nei periodi invernali una buona proposta sarebbe uno sgravio delle tasse, sia urbane che d'altro, per chi dà questo servizio.
In effetti stare aperti in inverno durante la settimana quando nemmeno "Lilli e il Vagabondo" verrebbero a cena, è una bella palla, ma può essere un sacrificio sopportabile se poi almeno durante i weekend si può lavorare.
Propongo che nelle prossime riunioni siano i ristoratori stessi a riunirsi, lasciando fuori le altre attività, trovando un moderatore per poter finalmente raggiungere accordi tra di loro.
Sappiamo tutti benissimo dei rancori che ci sono tra ristoratori, non si chiede che vengano appianati, anche perchè è impossibile, ma quelli che almeno riescono a parlare con la maggior parte di loro, siano i mediatori.
Qualcuno come al solito potrebbe obiettare che questo è stato fatto per anni, ma potrebbe darsi che magari la persona che doveva fungere da collante non era in grado di farlo.
Lo so che si potrebbe obiettare a tutto quello che ho scritto ma è anche vero che bisogna sempre tentare, non si può mollare perchè qualcuno non è d'accordo.
E' una perdita per tutti, non solo per qualcuno.
Distinti saluti
franca melis
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