Divertente e sconcertante allo stesso tempo, che il cittadino in forma strettamente personale abbia la voglia di affrontare l’amministrazione sul tema del molo, delle mancate promesse e di tutte le conseguenze che giorno dopo giorno appaiono sempre più negative.
Ma tutti i grandi politici dell’isola che preparano liste contro liste, che giocano a risico nelle loro riunioni, come mai non si sono fatti avanti?
Chissà a chi è toccata la carta del porto?
Forse che affrontare la situazione rischiando di promettere qualcosa che “credo molto difficilmente potrà essere mantenuta?” potrebbe incidere negativamente nelle prossime votazioni?
È comodo stare alla finestra, o ancora meglio dietro le persiane, lasciando che altri parlino portando proposte, cosa che fino ad ora tutta l’amministrazione, maggioranza e opposizione si è ben guardata di fare, o se l’ha fatto come sempre noi non sappiamo niente.
Come popolazione non siamo tenuti in grande considerazione, siamo come i bambini che quando i grandi dovevano parlare di cose importanti, venivano mandati a giocare fuori o a letto.
Senza offesa, tutti desiderano che sia ripristinata la passeggiata ma in questo momento la cosa più importante è sapere se il molo sarà fruibile per la stagione che ormai è veramente alle porte?
Se qualcuno pensasse che il porto sia solo un interesse dei soli portolani, commette un errore gravissimo, il porto è come la stazione da cui partono tutti i treni per le varie destinazioni: è un interesse generale che tutto funzioni, solo con l’unione di tutte le nostre forze possiamo provare ad affrontare una probabile crisi per la nostra maggiore azienda, quella del turismo.
Franca melis

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