Caro Alessandro,
leggendo la tua risposta mi dai la possibilità di terminare un mio pensiero, quello che scrivi è giusto quando ti riferisci al discorso israele-palestina, i cinesi in italia e altre situazioni che hanno raggiunto dei limiti ormai sopra il livello di guardia.
Anche per me, che credo di non essere razzista, quando la situazione di mancanza di lavoro per i miei figli mi tocca da vicino provo rabbia perchè magari si è preferito dare da lavorare a qualcuno al di fuori dell'isola piuttosto che ai miei figli, allora sono razzista, perchè mi viene spontaneo pensare che secondo me prima dovrebbero venire loro poi gli altri, che l'occhio di riguardo dovrebbe essere per i gigliesi o per chi è tanti anni che ci vive poi gli altri.
Il razzismo fa parte della natura umana, è una delle componenti insieme alla  gelosia e all'invidia che, secondo me, prima di tutti gli altri sentimenti si manifestano.
Quello che però stà succedendo in italia non è questo tipo di razzismo, è molto diverso e più pericoloso, cavalcando la crisi economica cercano delle colpe in altri.
E' facile trovare le colpe nei cinesi nei nord'africani nei rumeni e in tutti quei popoli che cercano l'america in italia, non seguono le regole hanno bisogno di soldi devono mantenere la famiglia nel loro paese e allora piuttosto lavorano al nero delinquono e altro.
Ma di chi è la colpa?
Il mio pensiero nella giornata della memoria è rivolto ai governanti a coloro che decidono la nostra vita e spostano i nostri pensieri a loro piacimento, prendendo spesso come pretesto la crisi economica che in ogni periodo ha colpito i vari paesi.
Quante volte ci siamo trovati davanti ditte che poichè lavoravano, avevano buoni contratti, nel giro di poco aumentavano i costi giustificandolo con il fatto che pichè essi erano più ricercati dei loro stessi concorrenti, era giusto che si pagasse di più perchè erano "secondo loro" i migliori.
Una volta si diceva, rivolto ad un certo tipo di acquisto, che chi più spende meno spende, oggi il prezzo non vuol dire più qualità, infatti alla fine chi ha avuto il sopravvento? I cinesi, i paesi asiatici che con poco ti danno uno schifo internamente ma molto simile all'originale esternamente.
Vedi tu hai risposto alla mia non tanto per riferirti alla giornata della memoria, ma hai toccato "giustamente per la tua situazione" il problema economico non solo di prato che oltretutto conosco abbastanza bene, ma di tutta l'italia intera, questo però non giustifica il "fuoco" razzista che molti governanti stanno alimentando, siamo nuovamente nel passato, stiamo per ripercorrere nuovamente quella strada.
La storia non l'hanno scritta solo i vinti, spesso appendici sono state scritte da coloro che inizialmente sconfitti hanno aggiunto anche la loro memoria.
Ricordati che se manderemo via tutti gli extracomunitari e anche gli europei con diritto di lavoro in italia perchè facenti parte della CEE, noi troveremo nuovamente negli abitanti del sud i nostri  nuovi nemici, anche se anche questa situazione non si è mai sopita e sempre gente che governa continua a rimandare a casa loro i cosidetti "TERRONI".
La memoria di quello che è successo più di sessant'anni addietro, deve essere il campanello d'allarme qual'ora qualcuno cercasse di ripercorrere la strada del razzismo con scopi spesso personali, affinchè tutto questo non riaccada.
Non so quale sia la risposta per risolvere la situazione dell'immigrazione clandestina e per conseguenza il lavoro al nero e tutto ciò che segue, ma se le grandi società, le piccole industrie e gli artigiani stessi, continueranno ad alimentare economicamente queste persone, perchè quello che risparmiano entra al nero nelle loro tasche, avremo sempre queste problematiche.
In un paese che chi più dichiara meno paga, questo ti fa capire che solo raggiungendo certe cifre hai un ritorno, mentre se resti nella media il peso stesso delle tasse tocca il 38%.
Questo ragionamento comunque come ti dicevo prima esula dalla giornata della memoria qui stiamo parlando della profonda crisi economica che stiamo attraversando e da cui non credo che entro quest'anno si potrà dire di esserne usciti, anzi si prevede un calo ancora maggiore della produzione e dell'esportazione almeno per l'italia, all'orizzonte si prevedono licenziamenti e successivi contributi in più per coloro che hanno perso il lavoro e che verranno pagati dai soliti lavoratori dipendenti con l'aumento di nuove tasse non da parte del governo ma dalle stesse regioni a cui il governo ha tagliato i fondi.
Infatti è vero che lo stato non ha aumentato le tasse evidenti ma ha permesso alle regioni e provincie di farlo, intanto un ritorno economico cè anche per lui.
Ultimo e sintomatico indirizzo del governo attuale? Passa al senato il blocco degli stipendi ai manager ed altri funzionari, cosa fa il ministro dell'economia? No, cambieremo la norma.
Non è questione di essere di sinistra o di destra, perchè tutte e due le fazioni, "E LE FAZIONI SIAMO NOI POPOLO ITALIANO" pagano indifferentemente le tasse e il pensiero politico non agevola certo una delle due parti.

Con questo ti saluto e occhio al razzismo che è dentro ognuno di noi
franca melis