Chi non aprirebbe le porte alla disperazione quando vede scopertamente l'indifferenza altrui, e i sospetti (oh amaro convincimento!) convertiti in veri fatti, e la limpida verità cambiata in menzogna?
dal Don Chisciotte
Anche se le cose sembrano essere autentiche, vere,o se realmente lo sono, il modo in cui siamo soliti farle correre di bocca in bocca non sempre indica il parlare bene o correttamente degli altri. Si trasmettono più facilmente e rapidamente le dicerie, i pettegolezzi, che le cose positive e buone sulle persone, le loro azioni.
Anche se le cose sembrano essere autentiche, vere,o se realmente lo sono, il modo in cui siamo soliti farle correre di bocca in bocca non sempre indica il parlare bene o correttamente degli altri. Si trasmettono più facilmente e rapidamente le dicerie, i pettegolezzi, che le cose positive e buone sulle persone, le loro azioni.
siamo consapevoli del male che si commette con questo uso della lingua?
La nostra lingua può diventare un veleno che finisce con uccidere i buoni rapporti tra di noi; può screditare persone e creare un clima di sospetti.
Jesus Maria Lecea Padre Generale Scolopi feb. 2006
Dal libro della Sapienza
Dal libro della Sapienza
"Guardatevi pertanto da un vano mormorare,preservate la lingua dalla maldicenza; perchè neppure una parola segreta sarà senza effetto, una bocca menzognera uccide l'anima" (Sap 1, 11).
Ho il dono della parola. Ma non è un dono libero: l'ho legato a molti spiriti, buoni e cattivi, che s i muovono nel cuore e attendono di comunicarsi agli altri. Attendono che escano le parole. Non per nulla qualcuno scrisse che uccide più la lingua che la spada, e s. Giacomo ancor oggi ci ricorda che la lingua è un veleno mortale e Gesù dice che ogni parola riceve un premio o un castigo.
Ho il dono della parola. Ma non è un dono libero: l'ho legato a molti spiriti, buoni e cattivi, che s i muovono nel cuore e attendono di comunicarsi agli altri. Attendono che escano le parole. Non per nulla qualcuno scrisse che uccide più la lingua che la spada, e s. Giacomo ancor oggi ci ricorda che la lingua è un veleno mortale e Gesù dice che ogni parola riceve un premio o un castigo.
QUESTO E PER TUTTI NOI, CHE SIAMO I PRIMI A PARLARE E SUSSURRARE LE COSE CATTIVE NELL'ORECCHIO DI CHI NON VEDE L'ORA DI SVUOTARE IL VELENO CHE GLI ABBIAMO PASSATO, DAL SUO CUORE A QUELLO DI UN'ALTRO.
C'E' SOLO UN PROBLEMA, UN PO' DI QUEL VELENO RESTERA' SEMPRE DENTRO.
ERA QUESTO CHE VOLEVI CHE DICESSI VERO?
ECCOLO SCRITTO, MA NON DA ME, MA DA CHI PRIMA DI ME CONOSCEVA LA CATTIVERIA UMANA, IL GODERE DELLA DISGRAZIA ALTRUI, CHI POICHE' E' PIU' PECCATORE DI UN'ALTRO GODE NEL PORTARE ALLA RIBALTA I PECCATI DELL'ALTRO, AFFINCHE' CI SI POSSA SCORDARE DEI SUOI.
con molto dispiacere ho scritto questa lettera, dedicata a tutti quelli che fanno della maldicenza la loro ragione di vita.
franca melis
Per commentare occorre accedere con le proprie credenziali al sito www.giglionews.it
Login
Non riesci ad accedere al tuo account? Hai dimenticato la password?