Caro Valerio se si fosse portato avanti il progetto delle Tegnue, anche al Giglio, allora sì che sarebbe stato un grosso incentivo, ma sembra che l'idea del ministro dell'ambiente sia decisamente più restrittiva, non solo progetti come le Tegnue a loro non interessano, a loro non interessa niente, lui dalle sue dichiarazioni vuole chiudere e basta.
Il problema è che abbiamo a che fare con persone che non ascolteranno la nostra voce, e spesso buoni propositi sono stati spesso annullati da imposizioni, basta andare a vedere in altre località, sono state chiuse senza tanti discorsi.
Il problema che si pone la popolazione, è di sapere cosa sta per succedere, siamo sicuri che fino ad ora non sia stato deciso niente, ma vogliamo sapere su quali linee l'ente parco si vuole muovere.
Stiamo parlando di persone che vivono esclusivamente di turismo, non esistono altre risorse, quando sento far riferimento al protocollo di Kyoto, riportato al Giglio, mi viene un po' da ridere, non abbiamo fabbriche o stabilimenti in grado d'inquinare terra, mare e aria, e per ora proposte di energie alternative non ne sono state fatte.
Trovo più logico organizzare, che non chiudere o limitare in buona parte l'accesso all'isola.
Quanto ai fondali non abbiamo smesso di portare avanti il discorso delle boe, quel progetto porterebbe ancora più turismo, che si sentirebbe tranquillo di poter venire all'isola con la certezza di un approdo sicuro.
Forse sarebbe meglio che Pecoraro Scanio smettesse di far passare nel nostro breve tratto di mare tutte le navi,  petroliere e altre enormi imbarcazioni che ci passano, quella sarebbe già una difesa del parco marino, non i piccoli pescatori o gli apneisti o le attività subacquee, impedendole non crei nulla, incentivandole insegni all'uomo a rispettare l'ambiente, solo potendolo osservare si potrà riuscire a salvaguardarlo.
Sarebbe come impedire che si facciano gite guidate alla scoperta della terra e di ciò che gli appartiene, perchè camminandoci sopra si calpesta l'erba, o i piccoli animali scappano alla vista dell'uomo.
Potrà sembrare assurdo questo paragone ma se ci si ragiona e ci si sofferma è la stessa cosa che sott'acqua, sono sentieri sospesi dove si va per ammirare la flora e la fauna marina.

franca melis