E’ mai possibile che in questo momento di grande crisi, di delusioni, di sofferenze non siamo in grado di salvaguardare l’immagine, l’architettura, la bellezza di quello che era il “MOLO ROSSO”? Ma le belle arti di Siena, se ci combinano qualcosa, non dicono niente?
Io se devo tingere la facciata della mia abitazione devo scegliere tra i colori imposti da loro e per il Molo va bene tutto in questa maniera?
Io sono un po' all’oscuro di quanto era previsto nel progetto esecutivo, però essendo un progetto esecutivo, salvo alcune varianti in corso d’opera, chi di dovere era a conoscenza di come sarebbe stato il Molo di levante una volta terminati i lavori.
Dalle poche informazioni che avevo avuto mi avevano garantito che il Molo sarebbe tornato a splendere proprio come quello “vecchio” allungato solamente di circa 40 mt e invece siamo qui a discutere quello che non avremmo mai voluto discutere.
Ho vissuto da lontano, collegandomi ogni mattina alla web-cam per “seguire” i lavori apprezzando moltissimo il filmato che la Redazione, magnifica come sempre, ha montato con le foto di Luigi “l’ultimo Farista” con la speranza di poter al piu presto passeggiare con mio figlio su quella che era la più bella panoramica del Porto e adesso dovrò, a quanto pare, passeggiare sotto quel muro alto come un carcerato nell’ora d’aria.
Mi spiace moltissimo perché oltre al molo rosso morirà una parte di me legata ai ricordi bellissimi passati seduti sulla spalletta di granito che pungeva le gambe accompagnati da una chitarra a cantare le canzoni del Giglio e ancora le emozioni dei primi baci proprio li, su quel muretto.
Ormai tutto questo è storia della mia vita ma anche di altri che come me hanno avuto la fortuna di vivere quella passeggiata ...
Ringrazio tutti i responsabili (senza alcuna distinzione di schieramento!!!!) che fanno si che tutto questo finisca.

Gabriele Falleni