Isola del Giglio: ispezioni del N.I.P.A.A.F. Carabinieri Forestale di Grosseto e della Guardia Costiera di Porto Santo Stefano: gestione illecita di rifiuti, occupazione abusiva di aree demaniali ed opere eseguite in assenza di permesso a costruire in area sottoposta a vincolo paesaggistico
La mattina del giorno 8 maggio 2024, presso un'area demaniale dell'Isola del Giglio, in loc. Denominata "Scanderia", si sono svolte operazioni di ispezione disposte dalla Procura della Repubblica di Grosseto, ad opera del personale dell'Ufficio Circondariale Marittimo di Porto Santo Stefano e del nucleo investigativo di polizia ambientale agroalimentare e forestale dei Carabinieri Forestale Grosseto (N.I.P.A.A.F.), con il supporto del nucleo Carabinieri Parco. Le ispezioni hanno riguardato un'area di 16.253 mq (1,6 ettari). Durante l'esecuzione delle ispezioni i militari hanno accertato l'arbitraria recinzione ed occupazione di terreni del demanio dello stato da parte di ditte e soggetti, senza alcun titolo autorizzatorio/concessione finalizzata all'esecuzione di attività artigianali e produttive quali rimessaggio e riparazioni barche e falegnameria, nonché di siti adibiti a deposito di materiali e a stoccaggio e raccolta di rifiuti pericolosi e non pericolosi senza alcuna autorizzazione. I rifiuti rinvenuti risultano essere di varia tipologia in particolare veicoli fuori uso, batterie al piombo esauste, rifiuti da demolizione, raee, ferro e acciaio, piombo e ottone per un quantitativo di circa 2000 kg di rifiuti. Inoltre veniva accertata la presenza di svariati manufatti adibiti a deposito attrezzi e officina abusivi perché senza alcun permesso a costruire rilasciato, il tutto peraltro in un area sottoposta a vincolo paesaggistico.
Al fine di interrompere la prosecuzione del reato, le suddette aree sono state sottoposte a sequestro preventivo, ed i militari hanno operato anche il sequestro probatorio di alcuni veicoli fuori uso abbandonati. Le operazioni si sono concluse la sera stessa, e sono compendiate in atti e documenti al vaglio della competente autorità giudiziaria. Al momento nel mirino degli investigatori ci sono svariati soggetti coinvolti, responsabili di condotte che si sono protratte nel tempo.
I responsabili individuati sono da considerare presunti innocenti fino al definitivo accertamento di responsabilità con sentenza irrevocabile.
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