Continuano gli ormeggi selvaggi a Giannutri. Una storia che si ripete ogni anno soprattutto in questo particolare periodo della stagione turistica. Nonostante il clamore suscitato dalla violazione delle acque protette dello scorso Luglio da parte dello yacht di uno sceicco arabo, i diportisti sfidano le basilari regole dell'ordinanza balneare ed ormeggiano le loro imbarcazioni a poche decine di metri dalla costa.

La denuncia con foto e video arriva direttamente, anche questa volta, da un'abitante dell'isola.

"Ormeggio selvaggio di barche, gommoni e yachts a Giannutri - scrivono - in palese violazione dell'ordinanza balneare che obbliga alla distanza minima di 100m dalle coste rocciose."

Ieri, nella cala Volo di Notte e cala Schiavone, "il solito indecente spettacolo, addirittura qualcuno a 5/6 metri con cima a terra. Ma la cosa più indecente è che in mattinata è passata tra le barche una motovedetta della Guardia di Finanza, ben vedendo la situazione, e NON HA FATTO ASSOLUTAMENTE NIENTE, non un controllo, non un verbale, nulla. Come si vede nel mio video - continua la segnalazione - la motovedetta gira, osserva e se ne va. Le barche, immobili, come nulla fosse. Nemmeno un cenno di timore di controlli."

"Noi giannutrini - concludono - a schivare cime, moto d'acqua, tenders, facendo il bagno con la testa sempre a controllare."

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