Giannutri: utenze morose, rischio spegnimento dissalatore
E' guerra di carte bollate a Giannutri tra il Consorzio dei residenti e proprietari di casa e l'Acquedotto del Fiora. I primi che si rifiutano di pagare la fornitura di acqua e l'Acquedotto che minaccia di spegnere il dissalatore il prossimo 8 Settembre.
La protesta del Consorzio - "Come in un moderno assedio - scrive Mauro Pica Villa, presidente del Consorzio Giannutri - ci vorranno prendere per sete. Ma siamo abituati, è già successo per l’energia elettrica, quando qualche anno fa l’isola è rimasta al buio. Allora riuscimmo a far valere i nostri diritti e la situazione si è normalizzata.
L’erogazione di acqua verrà sospesa, come minacciato dall’Acquedotto del Fiora, per il mancato pagamento della fornitura. Ma i residenti (24) e i proprietari di immobili, vogliono pagare, lo abbiamo detto mille volte. Ma vogliono pagare come tutti i cittadini italiani per un’acqua potabile e non per una “non idonea agli usi igienico sanitari” secondo le analisi nostre e della ASL. Vogliono pagare i loro effettivi consumi e non per un’acqua accumulata in cisterne di epoca romana a dir poco obsolete, impensabile in qualsiasi città italiana, ormai senza manutenzione da anni, dove avviene la dispersione del 50% di acqua. Roba da terzo mondo. Vogliono pagare i consumi registrati nei singoli contatori che abbiamo inutilmente chiesto di installare e che ci negano. Vogliono pagare per un’acqua “potabile” sulla base di contratto di fornitura individuale e non per un contratto “collettivo” imposto ad un ente che non l’ha mai richiesto e che non ha utenze idriche.
Non vogliamo pagare per responsabilità altrui, di chi ha sempre sfruttato le risorse dell’isola e non ha investito un euro in servizi pubblici. Vogliamo pagare ma vogliamo che le risorse derivanti dalle tasse, le imposte e le tariffe locali siano reinvestite in servizi per l’isola come prevede la legge."
Le precisazioni del Primo Cittadino - Il Sindaco del Giglio Ortelli non ci sta ed a stretto giro di posta precisa: “La recriminazione a difesa del Consorzio non è fondata. Tutti cittadini, sia singoli che aggregati nella forma di condominio o associati in un consorzio di servizi del Comune di Isola del Giglio, devono pagare l’acqua potabile.
Se non vengono onorate le bollette, come da regolamento idrico, il Gestore appone i sigilli al contatore dell'acqua o, come nel caso di Giannutri, interrompe la produzione. La ASL, che certifica la salubrità dell’acqua pubblica, garantisce costantemente la potabilità dell’acqua erogata al contatore.
Cosa succede dopo, mi spiace dirlo, non è compito dell’Acquedotto del Fiora, del Comune né della ASL stessa. Garantire la potabilità all'interno delle case è un compito del Consorzio di Giannutri e dei cittadini che ne fanno parte che sono dotati di una rete privata, risalente all’epoca delle lottizzazioni edilizie, mai messa a norma, mai collaudata e mai consegnata ufficialmente alle amministrazioni pubbliche.
In questi due ultimi anni abbiamo provato ogni strada, con Acquedotto del Fiora e con Autorità Idrica, sperando nella collaborazione e nella costruzione di soluzioni ma abbiamo sempre trovato muro contro muro che ha avuto come sfondo sempre e solamente le aule dei tribunali, percorsi problematici quando si cerca un obiettivo comune.”
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