AMP, come sarebbe bello se...

Abito a Grosseto e da molti anni frequento l'Isola del Giglio, in quanto appassionato di mare e di pesca in apnea. In qualità di pescatore in apnea con esperienza ormai ventennale, mi ritengo un testimone oculare del generale depauperamento delle risorse ittiche delle nostre coste e del sempre maggiore impatto delle attività di pesca industriale e -ahimé- illegale sui nostri fondali.
Amo trascorrere lunghe giornate immerso nelle acque di Talamone, Argentario e Giglio, perché da sempre sono un amante della natura: per anni ho lavorato come guida naturalistica al Parco dell'Uccellina, e sin da bambino ho sempre vissuto un rapporto molto profondo con la rigogliosa natura della nostra terra e del nostro mare. Caccia e pesca, così come raccolta di funghi, asparagi ed altri frutti della terra fanno parte della mia cultura e delle tradizioni della mia terra.
Sono fermamente convinto che il mare del Giglio meriti una maggiore tutela, ma non quella di facciata assicurata dalle attuali AMP, bensì quella vera, fatta di legalità e di norme sensate. Pensate che le normative vigenti puniscono lo strascico illegale con una sanzione pari a quella inflitta al subacqueo che non si segnala con la boa segnasub, un deterrente ridicolo in considerazione dei vantaggi offerti da una buona calata. Pensate che il mancato controllo del territorio finisce spesso per trasformare le zone più belle delle AMP in riserve di caccia per bracconieri, come accade in alcune isole già protette dell'arcipelago toscano o anche altrove, come ad esempio a Pianosa, non la nostra ma quella sita a 11 miglia al largo delle Isole Tremiti (zona A della relativa AMP).
Personalmente vorrei che i fondali che tanto amo fossero maggiormente tutelati dall'inquinamento, dall'overfishing, dalla pesca di frodo e dalle tante altre minacce che stanno riducendo il nostro bellissimo mare ad un acquario deserto, ma non vedo come l'AMP possa assicurare un' efficace tutela. Pensate che spesso si sostiene la validità di questa forma di protezione del mare con l'osservazione che in breve tempo alcune zone del bassofondo si ripopolano di pesci, che costituiscono lo spettacolo principale offerto dai Diving ai turisti subacquei. Ma se i pesci tornano a fare capolino così rapidamente, è chiaro che si tratta di animali che c'erano anche prima; il fatto che si mostrino all'uomo significa solo che sono stati ammaestrati ed abituati a ricevere cibo invece che essere oggetto di predazione, come accade in natura: un comportamento per nulla "naturale". Mentre il sottocosta si popola per la gioia dei Diving e dei turisti subacquei, convinti di carpire i segreti di un mare con 30 minuti di immersione (è il fast-food del naturalista!) i mali veri del mare restano tutti al loro posto, anzi peggiorano, perché l'illusione di aver preservato il mare offerta dai siti di immersione delle AMP finisce per diventare un alibi per non attuare alcuna seria politica di protezione dell'ambiente.
Io che mi immergo in apnea ed ho imparato a conoscere il mare ed i suoi abitanti molto più di qualsiasi cliente dei diving-fast-food, sarò ostracizzato dall'AMP in qualità di "cacciatore" (quasi che uno che cattura uccelli con le reti fosse un pescatore!), sanguinario terrore del mare e vera causa della sua distruzione. Non potrò più immergermi nelle acque del Giglio per una sana battuta di pesca, né potrò condividere con amici e parenti il frutto della mia passione, duramente guadagnato dopo anni di insuccessi e sacrifici di ogni tipo. Se il mio piccolo sacrificio personale potesse in qualche modo aiutare il mare, non mi peserebbe. Ciò che mi rende triste è sapere che mentre qualcuno si vanterà di aver realizzato l'AMP e di aver tutelato il mare offrendo al contempo opportunità di crescita all'economia locale (AMP = tassare i non residenti), il mare continuerà a morire e nessuno muoverà un dito.
Ovviamente, senza controlli efficaci i bracconieri senza scrupoli trasformeranno come sempre l'AMP in riserva di pesca personale... ma allora mi chiedo: se non si riesce a garantire la legalità oggi, come si pensa di poterlo fare domani, ad AMP istituita? Posso sperare che la sottrazione dei fondali del Giglio a tutti gli appassionati di pesca in apnea sportiva possa offrire vantaggi VERI al mare? La storia delle AMP fino ad oggi, suggerisce una risposta decisamente negativa. Essere additato come causa della distruzione del mare mi deprime, ma la consapevolezza di essere un caprio espiatorio per colpe che sono e resteranno impunite mi getta in uno sconforto se possibile ancora più profondo.
Vi faccio i miei migliori auguri, amici dell'Isola del Giglio, temo che ne abbiate bisogno.

Giorgio Volpe