Gonfalone d'Argento della Toscana a Giuseppe Girolamo
L'Ufficio di presidenza del Consiglio Regionale della Toscana, su iniziativa dei consiglieri Segretari questori Mauro Romanelli e Gianluca Lazzeri, ha deciso all'unanimità di assegnare il Gonfalone d'argento a Giuseppe Girolamo, il giovane musicista che lavorava sulla Costa Concordia e che nella notte del 13 gennaio 2012 perse la vita, dopo aver lasciato il suo posto sulla scialuppa di salvataggio ad un bambino.
L'iniziativa è ripresa anche da una mozione presentata dal Consigliere Antonio Gambetta Vianna, che verrà probabilmente discussa al prossimo consiglio e nella quale si chiede il riconoscimento della Medaglia d'oro al valor civile da parte della Presidenza della Repubblica, come richiesto anche da una petizione che in questi giorni ha raggiunto le centomila firme.
"Ci sembra doveroso che la massima onorificenza della nostra Assemblea - spiegano Romanelli, Lazzeri e Gambetta Vianna - sia assegnata, dopo esser stata riconosciuta a tutta la generosa popolazione del Giglio, a quel giovane musicista, che in quella vicenda si distinse per solidarietà, altruismo e fraternità tra esseri umani".
COSA MAI C’E’ DI SPECIALE A CEDERE IL POSTO AD UN BIMBO A BORDO D’UNA SCIALUPPA DI SALVATAGGIO ? Continuo a non capi’ e ciò mi “puzza”, il gesto che compì non più m’”alluzza” di cose assai normali, che son del tutto frali nel viver d’un ”civile” che sia appena gentile: un gesto che fu “vile” di quelli d’ogni giorno, qual’è dare la destra a donna che s’appresta, come ad April fa Maggio, d’entrare nel soggiorno, che compie tosto ‘l saggio ma anche chi sia storno; ovver cedere il posto, a chi, qual’un “prevosto”, passato t’abbia il limbo di quella mezza età chiamata anzianità, o a chi ben ponga freno, alla vivacità d’un bimbo, tenendolo per mano per renderlo sereno. Che ha fatto ordunque, che non fa chiunque, Giuseppe, di speciale, che non sia stato frale ovver solo normale, da “dargli” il Gonfalone d’argento alla memoria, tenendo gran bordone alla sua gloria, pria che i Partenopei, che le pensan tutte, siano belle o brutte, a mo' di semidei, e non son “maramaglia”, ottengan, da per loro, che sia siffatta d’oro la medaglia? Ai Capi-consiglieri della Region toscana, ben tutta brava gente e nient'affatto strana, dalla mente sana e dalla bocca buona, che pur se a volte “tuona”, almeno “fuor di niente”, per solito è silente, mi vien da domandare, volendomi accertare, s’è vero quel che "appare", a chi può mal pensare, datosi lo scompiglio e pure il “parapiglio”, che induce a generare s'agisce con cipiglio, ma senza meditare, il “sommo” del Consiglio; ossia se ha assegnato perché l’ha meritato, l’onor del Gonfalone al giovin musicista, già quasi concertista, ovver tenne bordone, per sol atto politico, a chi fa petizione, con far, di fatto, ciclico, com’usa in certe zone, ormai per tradizione, visto ch’ottantamila son già le firme in fila? Continuo a non capi’ e ciò mi “puzza”, il gesto che compì non più m’”alluzza” di cose assai normali, che son del tutto frali nel viver d’un ”civile”, che sia appena gentile.