Sono appena ritornata nella mia casa sulle colline lucchesi e ... non posso non scrivervi. Mi sono fermata per una settimana sull'isola del Giglio, in località Campese. L'ho girata in lungo e in largo, nei sentieri polverosi spazzati dal vento, nelle viuzze strette e piene di vita di Campese, Giglio Castello e Giglio Porto.

Ho scoperto un'isola piccola ma incantevole, circondata da un mare stupendo, abitata da persone generose, aperte, accoglienti e perfino commuoventi. Ho parlato coi molti vecchietti incontrati: tutti attivi, interessati e ineteressanti. Alcuni di loro guidano l'apino come una Ferrari e, spesso, con moglie a bordo, Sempre pronti a salutare, a rispiondere alle domande a raccontare il Giglio com'era e com'è ... È gente piena di amore, che apprezza lo scambio umano di esperienze e conoscenze, che ha lavorato duramente per costruire muretti a secco e piccoli campi dove la vite cresce rigogliosa fino quasi a lambire il mare cristallino.

Ho assaggiato con un vinaiolo l'ansonaco, il bianco vino locale e l'ho portato con me "in continente" dopo averlo ben coperto e riposto in un contenitore seguendo le raccomandazioni del vinaiolo, perchè "se il vino vede il mare, cambia il sapore!". Brindo a quest'isola meravigliosa, stasera, con questo vino frizzante, dolce e forte come i gigliesi.