COMUNE ISOLA DEL GIGLIO
Provincia di Grosseto
Da giovedì 27 a sabato 29 settembre al Castello
I GIGLIESI APRONO LE LORO CANTINE. ED È FESTA DELL’UVA
Nei locali dell’antico borgo medievale degustazioni di piatti tipici e vino Ansonaco. Per le strade musica itinerante e la tradizionale danza della Quadriglia.
I gigliesi tornano ad aprire le loro cantine per la “Festa dell’Uva e delle cantine aperte” in programma da giovedì 27 a sabato 29 settembre. Una occasione per scoprire i prodotti e i piatti della tradizione isolana per le vie e piazzette dell’antico borgo di Giglio Castello, illuminato da migliaia di candele, uno dei 100 borghi medievali più belli d'Italia.
Cantine Dalle ore 19.00 in poi in otto cantine sarà possibile degustare piatti unici e straordinari nella loro semplicità e gusto, frittate e polenta, minestra alla bracconiera, pesce, crostini e bruschette, grigliate, salsicce e fagioli, dolci tipici. In ognuna si potrà degustare il celebre vino Ansonaco, realizzato con l’omonimo vitigno autoctono.
Il programma Ad animare le serate nelle cantine la musica balcanica di Eusebio Martinelli & The Gipsy Abarth Orkestar (giovedì 27) e la musica dixieland della Dixie Band Street Parade (venerdì 28 e sabato 29). Sabato 29 poi anche le note della banda del Giglio “Enea Brizzi”. Ogni serata finirà, poi, in piazza Gloriosa con le note della tradizionale Quadriglia, ballo collettivo che coinvolge ogni volta centinaia di coppie danzanti.
Walking Festival In concomitanza della Festa anche la prima tappa “Walking Festival”, l’appuntamento annuale organizzato dal Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano. Sabato 29, dalle 17,30 alle 19,30, saranno organizzate visite guidate del borgo, mentre durante il giorno sarà possibile fare trekking, esplorando alcuni dei 51 km di sentieristica strutturati sull’isola.
Gli organizzatori La Festa è organizzata dalla Proloco "G.Bancalà" in collaborazione con l’associazione Il Castello nonché da tanti volontari, commercianti e ristoratori. Con il patrocinio del Comune di Isola del Giglio, la manifestazione è resa possibile anche con il contributo delle aziende LOC e Titan-Micoperi oltre ché dell'Ente Parco, Cassa di Risparmio di Firenze, Banca di Credito Cooperativo della Costa D'Argento.
I gigliesi aprono le cantine. Ed è Festa dell'Uva
Autore: Ufficio Stampa Comune di Isola del Giglio
7 Commenti
Da non-gigliese che frequenta la manifestazione da qualche anno, vi posso dire che la presenza dei 'quattro sfigati menestrelli' dava veramente un bel tocco alla serata, tanto che spesso non si riusciva neanche a vedere chi era a suonare, per tutta la gente che ascoltava l'esibizione.
Spero che i 'quattro menestrelli sfrattati, più che sfigati', riprendano se possibile possesso dei loro angoli del Borgo, rendendoli accoglienti e divertenti come gli anni scorsi.
Senza nulla togliere alle orchestre e gruppi musicali, una manifestazione così 'popolare e popolana', secondo me ha molto più riscontro ed è più 'sentita' da turisti e residenti, se la musica è una musica spontanea nata sulle scale di casa o giù di lì....
Opinione personale, spero di non offendere nessuno.
Claudia
Avendo letto la lettera del signor Alfredo,sono rimasto basito dalle sue parole,sono d'accordo con silvano sul fatto che chi lo legga non affera il senso di ironia non sembravano molto ironiche le sue parole.
Solo dopo aver ricevuto una telefonata che mi spiegava che il primo messaggio del signor Alfredo era scritto con ironia, ho capito. Ora che ho capito chi é, posso scusarmi ma le posso garantire che, letto da uno 'esterno' é molto difficile capire che il messaggio é ironico. Altri miei amici hanno letto il suo post e neanche loro l'hanno capito. Quindi o siamo poco svegli noi o non ha scritto tanto bene lei (se almeno avesse scritto che anche lei faceva parte degli 'sfigati', giá sarebbe stato piú facile cogliere il senso ironico). Comunque evidentemente siamo dalla stessa parte, c'é stata solo questa incomprensione. Spero di poterla vedere anche quest'anno a suonare per i vicoli del castello! Un saluto. Silvano
Strano che il sig.Silvano Scotto,che forse conosco di vista ,ma che non mi conosce,non abbia afferrato l'ironia di quanto ho scritto.In questi casi non vale la pena neppure spiegarla,o forse potrà chiedere a chi mi conosce e capirà.Alfredo Valentini
Anch'io, come il Dr. Alfredo, ravviso qualcosa di stonato nel programma.
Attenzione a non perdere la vostra identità culturale pregna di piccole, significative pecularietà. Ravviso, sicuramente sbagliandomi, una propensione alla mercificazione di una delle iniziative più qualificanti del vostro Borgo.
Marco Guarnieri, babbo di uno degli sfigati (e sicuramente non obbiettivo)
Volevo rispondere al signor Alfredo Valentini facendogli notare che la festa delle cantine (come la maggior parte delle feste di questo genere) non é nata 'giá fatta' ma si perfeziona sempre di piú ogni anno che passa. 'Quegli sconosciuti sfigati che suonavano in giro per il castello, mai sopportati dalla gente' hanno dato il loro contributo portando un pó di musica che, senza loro, sarebbe mancata. Ragazzi che, gratuitamente, hanno cercato di dare una mano alla riuscita della festa portando un pó di allegria con canzoni gigliesi e non. Lei signor Alfredo che cosa ha fatto per rendere migliore questa festa? Secondo me il vero 'sfigato o inutile' é chi scrive senza pensare. Buona festa!
Silvano Scotto
Ho letto il programma delle "cantine aperte" e ho visto con piacere che gli organizzatori hanno finalmente eliminato quegli sconosciuti sfigati che negli anni passati avevano suonato in giro per il Castello,mal sopportati dalla gente e dai cantinieri.Va dato atto agli organizzatori dello sforzo economico fatto per portare una ventata di novità e di qualità .Certo il povero Bruno che ,insieme ad altri anch'essi scomparsi purtroppo,aveva suonato con quei 4 inutili per anni sulle scalette da Scipione e in qualunque occasione allegra del Giglio di una volta,si rivolterà nella tomba.Ma questa è un'altra storia come questo ormai è un altro Giglio.Buona Festa!!!
Alfredo Valentini