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I miei progetti simili al terzo classificato
Come preannunciato sono stato alla finestra ed ho potuto vedere, con piacere, quali sono i progetti presentati e le risorse economiche previste per investimenti in tal direzione.
Debbo però segnalare, e vorrei che se ne prendesse atto, che senza partecipare a Concorsi o altre forme "supportate" politicamente ed amministrativamente, circa 3 anni fa avevo presentato due progetti modesti ma interessanti (qualcuno mi dica cosa avevano di diverso da quello classificato 3°) per due realtà imprenditoriali isolane (che avrebbero pagato con i loro soldi) il cui risultato sarebbe stato, tra l'altro, una risposta anticipatrice a "è possibile intervenire sull’abbattimento del consumo energetico proveniente da combustibile fossile, sviluppando l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili, nel rispetto del patrimonio naturalistico-ambientale, che insieme a quello storico-paesaggistico costituiscono la principale forma di ricchezza per questo territorio?"
Ma la SOPRINTENDENZA ha detto "NIET" e nessuno altro si è mosso!!!!
Ora, probabilmente, e ripeto mi auguro, andrà tutto bene.
Saluti Geom. Antonio Malanima
Gentile Geometra Malanima, cosa mai vuole che Le dica, visto che il tutto appare talmente evidente da rasentare l'ovvietà. Se le cose sono andate come scrive, ritengo Le sia stato fatto un grave torto e, probabilmente Le, sia pure stato procurato un significativo danno economico. Me lli immagino gli sforzi di scrittura (tre pagine, secondo quanto riferisce) che l'addetto della Sovrintendenza, deve aver fatto per dimostrare l'impossibile, ossia l'incompatibilità dei suoi "impianti" fotovoltaici con l'ambiente (unica possibilità di rigetto secondo specifiche competenze istituzionali dell'organismo preposto), al cospetto d'una centrale di produzione elettrica che funziona rumorosamente a gasolio, inquinando, a più non posso e senza tregua, sia la respirazione che l'udito. Poiché ad una certa età si è spesso pedanti e logorroici, mi consenta, però, di intrattenerLa ancora un po' con il racconto di quanto a me stesso accaduto in merito a tre eventi, che, "mutatis mutandis", in un certo senso, fanno il paio con la Sua personale "vicenda". 1° molti anni fa, dopo aver ricevuto un "Avviso di garanzia" ed un "Rinvio a giudizio" per fatti che non mi riguardavano ed in merito ai quali il giudice, tanto era convinto della mia colpevolezza, da non avermi neppure voluto sentire, a processo concluso, nel "Dispositivo di sentenza" che mi mandava assolto "per non aver commesso il fatto", ebbi la sorpresa di leggere un'intera pagina a me dedicata; pagina nella quale evidentemente nel timore che lo citassi per danni, il giudice s'era "sperticato" nella stesura d'un vero e proprio "panegirico", atto a giustificare le ragioni dello sbaglio "marchiano" compiuto nei confronti della mia persona; 2° allorché, sempre tanti anni fa, venni, appunto, al Giglio per i motivi anticipati nel mio primo "commento", al momento in cui proposi a quell'Amministrazione che la società che rappresentavo era in grado di portare sull'isola, tramite cavi e tubazioni, acqua ed energia elettrica dal Continente, ricordo che mi fu risposto pressoché testualmente: l'acqua ci viene portata, a scadenze predisposte e senza pagare praticamente niente, con una nave-cisterna al Servizio dello Stato; quanto all'elettricità la produciamo a mezzo motore diesel in località prossima a Via dell'Allume (ove, tra l'altro, soprattutto nelle sere d'Estate, siccome abitavo nel "Residence" della SIRMET, stentavo a prender sonno); 3° quanto alla mia obiezione, inoltre, circa la preannunciata prossima produzione di acqua potabile tramite dissalatore, funzionante ad energia elettrica, prodotta, anch'essa, con sistema a scoppio funzionante a gasolio; obiezione che faceva presente il fatto che la dissalazione, per le costose quanto frequenti manutenzioni degli impianti, nonché per gli oneri derivanti dalla necessità di provvedere spesso al ricambio dei pezzi usurati, se era giustificata in isole lontanissime dai continenti, non lo era affatto per quelle sotto costa, mi fu risposto (ancora ben lo ricordo) con un'alzata di di spalle. Questo e' tutto! Distinti saluti.
Buona sera Sig. Calchetti, la ringrazio per l'attestato di stima e fiducia in quello che ho fatto e, oggi, sostengo. Lei centra in pieno il problema quando cita "che le potestà di cui godono questi emeriti “istituiti”, non possono e non debbono essere ritenute quali potestà assolute ed inderogabili..." ma la realtà purtroppo è questa. Se le facessi leggere la motivazione di tre pagine che la Soprintendenza ha emesso per dire "NIET" credo che farebbe un salto sulla sua poltrona di giornalista affermato. Pensi che si parla di tutela dei valori "artistici, architettonici, paesaggistici ed (addirittura) antropologici" Ora dico, come ebbi a dire in una mail piuttosto diretta al titolare della soprintendenza "cosa c'è di più tutelante sotto il profilo antropologico di un sistema che produce energia dal sole e non da una Centrale funzionante a gasolio, portato su Camion portato a sua volta dal Traghetto? Mi piacerebbe la sua opinione. Cordialità
Perché in merito alla mia presa di posizione non possano insorgere equivoci (con molta presunzione ritengo, infatti, d’essere come la moglie di Cesare, sulla quale, a parte Messalina e qualche altra, non erano consentiti sospetti), dirò subito che sono per il “Nucleare”, che, con il Geometra Malanima, qualche mese fa ho avuto da polemizzare a lungo, e che, ai tempi, se non vado errato, della “sindacatura” di Schiaffino, ossia quando sono stato, immeritatamente, Consigliere delegato del Consorzio delle Cooperative di Costruzione di Bologna (C.C.C.), venni, un giorno, al Giglio, affiancato da due eccellenti Ingegneri (un uomo ed una donna) a sollecitare, invano, l’Amministrazione comunale affinché valutasse, con la “mia” impresa, la possibilità di contrattualizzare le necessarie forniture d’energia elettrica e di acqua, tramite la stesura di tubazioni e cavi tra il Continente e l’isola. Ebbene, perché mai questa premessa? Questo perché a nessuno possa venire minimamente in mente che il sottoscritto, prestando attenzione a ciò che ha scritto il Malanima, sia animato da spirito, per così dire, di parte. Entrando, quindi, nel merito di ciò che il Geometra scrive, sempreché ciò che asserisce sia vero, mi viene da domandare diverse cose: 1° perché mai, la Sovrintendenza, visto che non si fa altro che propagandare, in lungo e in largo, il cosiddetto “Fotovoltaico” (al sottoscritto, che abita, a Roma, ancorché modesti, un “Attico” con “Superattico”, non passa settimana che, per almeno due/ tre volte, non giungano e-mails atte a sollecitare l’installazione, sul “lastrico solare”, impianti di tal fatta), ha bocciato i progetti, “ad usum domesticum”, presentati dal Malanima?; 2° perché mai, non ostante queste decisioni, è stata istituita una commissione con il compito di valutare progetti di produzione d’energia alternativi all’uso di combustibile fossile, ma comprensivi di quello delle cellule solari?; 3° non si corre il rischio, in base alle affermazioni del Malanima ed alle “velate” insinuazioni che, in base alla sua personale esperienza, questi avanza circa la posizione negativa che la Sovrintendenza potrebbe tenere in merito ai progetti di fattibilità presentati e premiati, d’aver sperperato del pubblico danaro nell’inseguimento di “chimere” inafferrabili?; 4° è stato o meno effettuato, presso la Sovrintendenza, uno “screening” preventivo, atto a verificare i “confini” entro i quali l’ipotesi di concorso avrebbe dovuto muoversi?. Infine un’amara considerazione su ruoli e funzioni dei vari organismi, preposti alla tutela dell’ambiente ed alla salvaguardia dai rischi d’inquinamento. Alla veneranda età di 75 anni, appena “suonati” il 13 del corrente mese, credo di poter dire (per me è addirittura una tautologia) che le potestà di cui godono questi emeriti “istituiti”, non possono e non debbono essere ritenute quali potestà assolute ed inderogabili là dove, attraverso strumentazioni e mezzi, che pur non garantendo il massimo del risultato ecologico perseguibile, tuttavia realizzano sostanziali miglioramenti ambientali là dove si decida di farne comunque uso, in attesa che l’evoluzione della “Tecnologia”, soddisfi meglio e più complessivamente i bisogni d’energia delle diverse comunità, specie se isolane.