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IL CONSIGLIERE PINI REPLICA A KATI STRAUSS

Gentilissima Signora Strauss,
non la conosco personalmente, ma desidero ringraziarla sinceramente per l'interesse che dimostra nei confronti dell'isola, che frequenta da diversi decenni. Non nascondo, però, un certo stupore riguardo al tempismo con cui ha scelto di scrivere.

Il ruolo del gruppo di minoranza politica, tra i vari compiti che gli competono, è quello di monitorare l'operato dell'amministrazione comunale e di verificare la corretta applicazione delle politiche comunali, oltre a fare proposte in linea con il mandato di chi non è stato scelto dagli elettori. Il nostro compito comprende anche il controllo e la verifica degli atti e delle azioni della maggioranza, compreso il rispetto dei ruoli.

La frase "chi se ne frega" è grave, soprattutto perché e rivolta al personale comunale che invece merita rispetto. Il rispetto deve esserci sempre, non solo quando si pretende dagli altri. Per questo motivo siamo intervenuti.

Le è forse sfuggito l'ipotetico conflitto di interessi del vice sindaco?

Come non ricordare le azioni di contrasto, maldestre, dell'attuale sindaco e vicesindaco, che prima facevano parte della minoranza consiliare, quando noi eravamo maggioranza? Abbiamo subito denunce di ogni genere, richieste di dimissioni senza alcun fondamento, e siamo stati massacrati con richieste di intervento della Procura della Repubblica, della Procura della Corte dei Conti, della Prefettura, blitz della Guardia di Finanza, e forse, con rispetto parlando, anche del Padre Eterno. In alcuni casi siamo stati anche sotto processo, semplicemente perché avevamo fatto il nostro dovere, come nel caso del naufragio della Costa Concordia (che non mi riguarda direttamente ma è relativa al gruppo politico di cui faccio parte). Ne siamo sempre usciti a testa alta.

Per me e per il mio gruppo di appartenenza, questi comportamenti hanno significato non solo il danno all'immagine degli amministratori dell'isola, ma anche quella del Giglio e dei gigliesi. Sono storie che hanno rallentato il lavoro degli amministratori, ostacolato lo sviluppo dell'isola e impedito il completamento di numerose opere di cui personalmente mi sono occupato.

Lei, che frequenta l'isola da circa 60 anni, che legge i social e le redazioni locali, che chiama "ostruzionismo" il nostro onesto compito di "controllori", non si è mai accorta di nulla?

Le auguro soggiorni sereni e spensierati, ma quando decide di scrivere, la invito a riflettere attentamente su ciò che dice, cercando di essere il più oggettiva possibile. Altrimenti, non fa che fare politica di parte.

Il Capogruppo di Orgoglio Gigliese
Cosimo Riccardo Pini