L’articolo a firma dei consiglieri di minoranza del gruppo Progetto Giglio, mi induce a fare ulteriore chiarezza sulla mia scelta, del tutto personale, e mi spinge a motivare la mia decisione partendo dalle competenze necessarie a solcare l’esperienza politico/amministrativa.
Come già detto nella precedente comunicazione, la mia è una “immatura” carriera politica e, probabilmente, la poca esperienza maturata fin qui, ha generato dei malintesi che poi è facile strumentalizzare. L’importanza di un linguaggio chiaro, che prevede l’uso di parole appropriate, è alla base di ogni genere di relazione nella vita, ancor più in politica dov'è necessaria la trasparenza dell'operato.
La richiesta di aderire al gruppo di maggioranza nasce da una mia scelta personale, dettata dal voler essere una figura attiva per l’amministrazione; "la proposta della maggioranza", successiva (e non precedente) a questa scelta ponderata, mi ha entusiasmato perché avrò la possibilità di operare fin da subito in settori e progettazioni che riguardano il futuro dell'isola, contribuendo attivamente a supportare altri progetti in corso, molti dei quali sono da parte mia condivisi.
Non si deve fraintendere l’uso delle parole, ma prendere atto che ho chiesto personalmente di passare con il gruppo di Ortelli e, dopo un breve periodo di confronto, ho aderito con entusiasmo. Non ci sono state promesse né lusinghe, sono un uomo libero, ma portare avanti il cosiddetto ruolo di verifica e controllo, così come viene svolto adesso, non faceva parte della mia indole né delle mie aspettative di persona che vuol dare un contributo concreto alla collettività.
Il tempo darà ragione del mio operato e saranno i risultati a scardinare le inutili polemiche e le basse insinuazioni di questi giorni, lontane da critiche costruttive che invece ci arricchirebbero a vantaggio delle comunità.
D’altra parte tutti si aspettano molto dall’amministrazione ma rallentare il suo procedere rappresenta una cultura politica che non mi appartiene, e questo ritengo sia un buon motivo per iniziare al lavorare dal “fronte” invece che da “dietro”, a esclusivo beneficio dell’isola.
Francesco Stagno
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