Abbiamo voluto concedere ad una lettrice la prima pagina per la particolarità del documento ma soprattutto per un rispettoso omaggio alla lingua latina, la lingua dei nostri antenati, molto spesso bistrattata e considerata morta ma che, se opportunamente studiata, consentirebbe una dialettica più fluida ricca ed armonica all'italiano delle nuove generazioni!
Quando la lontananza dall’isola si tinge di malinconia mi tornano in mente i versi di un poeta antico, Rutilio Namaziano, che così descrive il Giglio nel suo viaggio di ritorno alla sua terra, la Gallia.
Era l’autunno del 415 d. C., quando il nobile viaggiatore si trovava a solcare le acque del Tirreno proprio davanti al Giglio, meraviglioso e sicuro rifugio per chi si era sottratto alle recenti invasioni gotiche.
L'Isola del Giglio
Eminus Igilii silvosa cacumina miror, | Ammiro da lontano le cime boscose del Giglio |
Un abbraccio a tutti i Gigliesi
Fiorella Colosi
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