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Pubblichiamo una vecchia poesia di Tonino Ansaldo che il poeta scrisse nel lontano Febbraio del 1978 in omaggio all'amico fraterno Adelmo Rum e che oggi decide di pubblicare su GiglioNews a poche settimane dalla sua prematura scomparsa. Per chi volesse leggere i versi pubblicati negli ultimi anni, può visitare l'apposita pagina LE POESIE DI TONINO ANSALDO.

Quella poesia, scritta oltre 45 anni fa per esaltare le doti sportive del compagno di tante avventure giovanili, assume oggi un dolce sapore nostalgico.

Tra le varie discipline in cui Adelmo eccelleva quella che il poeta esalta nei suoi versi è il nuoto, soprattutto per il binomio con il mare, compagno di vita di tutti i gigliesi.

Forse lui più di ogni altro … troneggia nel mare, come un’isola, scrive Tonino di Adelmo all'inizio ed alla fine de “Il Nuotante”. Con il suo fisico sagomato pari a scultura, ricciuto e massicciato somiglia ad una divinità e pare che nacque con i piedi nell'acqua della sua tana nella cala del Bansaracino.

Eccelleva in tutte le discipline l'amico Adelmo: ottimo vogatore, funambolo con il pallone, aggraziato nella corsa, solo in pochi riuscivano a stargli davanti.

Ma era nel nuoto che Adelmo dava il meglio di sé: nessuno era in grado di gettargli schiuma salata in faccia quando immergeva i suoi arti nell’umido cristallo poiché tutti in acqua lui sovrastava.

Pur non avendo pinna e squama la sua pelle liscia e sottile, quasi fosse unta come quella di un delfino, fluiva in quel suo mare che, per rispetto, gli si offriva sempre calmo.

A quegli antichi versi oggi Tonino aggiunge una tenera ed emozionante dedica:
Adesso sicuramente sarai LASSU', dove gli angeli (ESSERI PERFETTI) ti chiederanno di insegnare loro a nuotare come un tempo lontano facevi sulla tua isola.
Poi verrai nel mio sogno a sussurrarmi (barbottando naturalmente e barbottando ti risponderò) se gli ESSERI PERFETTI hanno imparato le tue olimpiche movenze con cui ci deliziavi tanto tempo fa, tuffandoti nel tuo limpido liquido salato.

A mio fratello Adelmo
IL NUOTANTE

Forse lui,
si ... forse lui più di ogni altro
com'isola troneggia nell'ondoso.

Questo ...
sagomato pari a scultura
ricciuto e massicciato
forme divin pareggia.

Questo ...
pare che nacque
coi piè in acque
tant'è prossima sua la tana
al mar Saracen rione.

Ottimo ai remi
funambolo col gonfio cuoio
graziato in corsa, forte riesce
e pochi a lui davanti, alzano polvere.

Ma ...
quando tuffa gli arti
spumando l'umido cristallo
nessuno a lui prima
smove salata schiuma
poiché tutti in acqua lui sovrasta.
E calmo
si offre a questo il mare innanzi.

Di pinna orfano e di squama
sgombra di pelo
la derma possiede a pesce paro
liscia, sottil delfina
che l'acqua appen la tocca
fluisce, casca, quasi unta fosse.

Quand'è al mar galleggio,
biancando l'intorno
lui com'isola troneggia
nel suo limpido liquido
contrario in altre sponde
frangente.

Tonino, febbraio 1978

foto Tiziano Mariuz

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