«Il giardino di Pietralta si arricchisce di un nuovo fiore»: questo è il pensiero che è balenato al momento della conclusione delle analisi diffrattometriche a raggi X condotte recentemente su alcuni campioni reperiti durante una campagna autorizzata di ricerche a Pietralta effettuata dal prof. Alessandro Fei, direttore del Museo Mineralogico del Giglio assieme al prof. Mazzanti ed a Valter Marinai nel giugno scorso. Le analisi condotte sui campioni prelevati, infatti, hanno evidenziato la presenza di clinocloro, silicato idrato di ferro e magnesio, presente nelle rocce di Mezzofranco ma fino ad oggi mai segnalato a Pietralta. Il minerale si presenta in spalmature e croste verde acqua, assieme a poca pirite ed a tracce di quarzo. «Questo ritrovamento è quantomai interessante» afferma il prof. Fei «in quanto suggerisce nuovi meccanismi di alterazione della roccia. Pietralta si conferma sempre di più un eccezionale laboratorio naturale di ricerca sulle alterazioni dei solfuri, un bene prezioso non tanto sul piano collezionistico-descrittivo, ma su quello scientifico: in nessuna parte d'Italia, se non d'Europa, troviamo delle condizioni così estreme di alterazione ed una varietà tale di minerali".
Il prof. Fei e Valter Marinai stanno lavorando ad un riesame generale della collezione di Pietralta conservata nel Museo: «E' un lavoro improbo ma entusiasmante» afferma Fei «in quanto sono da controllare al microscopio più di trecento campioni: ogni volta davanti a noi si para un vero e proprio giardino dei minerali, in cui anche il minimo anfratto diventa una foresta incantata. Non esiste un campione uguale all'altro, e tutti, per un verso o per un altro, sono ugualmente affascinanti. Il Museo ospiterà una specifica sezione, detta MicroGiglio, in cui ogni visitatore possa mettere gli occhi al microscopio per ammirare le piccole, ma indimenticabili, geodi di Pietralta.»
IL NUOVO MINERALE DI PIETRALTA
Autore: Redazione GiglioNews
1 Commenti
che meraviglia! grazie di cuore Alessandro, non vedo l'ora di appoggiare l'occhio su quel microscopio ed entrare nel mondo delle geodi di Pietralta.