In questi giorni ho avuto l'opportunità di conoscere due importanti iniziative, in materia di energie rinnovabili, che nella pratica riprendono temi già discussi in precedenza.
La prima: il Comune di Cavriglia (AR) ha individuato un'area dove istallare un grande impianto fotovoltaico. Visto che le falde dei tetti delle abitazioni private sono talvolta insufficienti ad accogliere i pannelli necessari per la produzione di almeno 3 Kwp, i cittadini possono "prenotare" la potenza che loro interessa, partecipare alle spese necessarie per l'istallazione dell'impianto e mantenere i benefici attualmente in essere. Si rende così accessibile la produzione di energia elettrica fotovoltaico anche per coloro che abitano in immobili vincolati dalle Belle Arti.
Devo comunque precisare che l'area individuata si trova all'interno di un sito minerario (cava di estrazione della torba per la vicina centrale Enel). Al Giglio ovviamente non esistono aree del genere; esistono invece zone all'interno dell'area parco che sono ben esposte a sud/sud ovest, di difficile utilizzazione per un impianto del genere. A mio avviso meglio avere 5000 mt. di macchia mediterranea in meno ...
La seconda: un imprenditore che per professione mantiene aree verdi, ha acquistato i macchinari necessari per la produzione di cippato e pellet, utilizzando i rami delle piante che deve curare. Conversando mi ha spiegato che le conifere sono gi alberi migliori per la produzione del pellet. Questa "impresa" ben si coniugherebbe con la necessità presente sull'Isola di mantenere le pinete, oltre a produrre in loco il carburante "bio" sempre più utilizzato.
Se necessario, posso fornire dati più approfonditi su entrambi i progetti.
Un Saluto a Tutti
Paolo Fenigli
Energie alternative: 2 esempi
Autore: Paolo Fenigli
1 Commenti
Nel primo caso Signor Fenigli, io preferirei 5000mt quadrati di macchia mediterranea, perche' anche son producono energia (anche se e' da vedere) producono ossigeno diminuiscono il CO2 e mantengono il territorio oltre che il paesaggio. Piuttosto vi sono molti terreni privati a terrazzamento che non vengono piu' coltivati, li si che vi potrebbe essere una possibilita' anche se il costo di portare li il cavo per la distribuzione elettrica non e' gratis.
La seconda proposta e' interessante, pero non parlerei solo di conifere, e cercherei un progetto piu' amplio.