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Il Palio ... al tempo del Coronavirus

Il Palio ... al tempo del Coronavirus

Perdonate se questa mia proposta, dopo che avrete letto queste righe, potrà risultare tremendamente in contrasto con tutti i vari problemi attuali (crisi economica, mancanza di lavoro per svariate categorie) ma in questo periodo dell’anno il mio cuore volava alto al pensiero della imminente bella stagione e di conseguenza della nostra tradizione marinara più bella: il Palio di San Lorenzo.

Purtroppo la realtà ci racconta di un virus chiamato Covid-19 che da quasi tre mesi miete vittime a decine di migliaia in tutto il pianeta. Un virus vigliacco, un nemico invisibile che “spenge” gli esseri più deboli, indifesi, fragili, cioè gli anziani. Questo vigliacco di un microrganismo ha “spento” anche se in numero minore, giovani e operatori sanitari (medici, infermieri) nella loro immensa missione.

A questo punto l’ospite vigliacco a circa tre mesi dalla nostra tradizione portolana più longeva e sentita detterà la “sua legge” privandoci di un’emozione tutta “NOSTRA” nel vedere e vivere la corsa delle tre barchette che a colpi di remo si sarebbero contesi il Palio Marinaro 2020.

Quindi, per non arrendersi del tutto a questo intruso e vigliacco, proporrei una personalissima idea: far scendere in mare, la sera del 10 agosto, le tre barche, con a bordo due vogatori più il timoniere, ben distanziati tra loro come l’attuale legge prevede, muniti di mascherine e guanti e fissata al centro di ogni barca una grande bandiera con i due colori del rione, simulando una specie di “PASSERELLA”.

Sarebbe opportuno far salire sulle tre lance gemelle prima dei vogatori senior, i giovanissimi del minipalio, ragazzini che hanno dimostrato la scorsa stagione di saperci regalare emozioni e soprattutto di possedere un bagaglio ricco di passione verso l’arte remiera. Su ogni barca il timoniere ed i 2 vogatori dovrebbero vestire ognuno i colori di un rione diverso in modo che ogni lancia, in uno spirito di fratellanza che va oltre l'agonismo, rappresenti tutti e tre i rioni.

A quel punto i vari e dimezzati equipaggi potrebbero percorrere una distanza di 4 corsie oltrepassando e virando delle boe immaginarie e quindi tornare in porto. IL TUTTO SENZA OMBRA DI GARA.

Sui due moli, sul pontile, sullo Scalettino e lungo tutto l’arco del porticciolo dovrà essere mantenuta la giusta distanza tra gli accorrenti tifosi, MUNITI DI MASCHERINE COLORATE DEI SEI PASTELLI RIONALI, oltre alle solite bandiere ecc.

E’ LOGICO E SCONTATO che questo mio pensiero dovrà avere il “PERMESSO” delle varie autorità, nonché del Comitato San Lorenzo e del Comitato Palio.

Altrimenti ditemi voi con quale SPIRITO affronteremo le due ore che vanno dalle 18:00 alle 20:00 del 10 agosto, quando nei ricordi che percorrono il tempo di quasi un secolo, le tre prue, i sei colori e i molti cuori della gente di mare battevano fortissimo per la loro tradizione più bella.

P.S.: Il nostro palio è molto “ANZIANO”, ma l’ospite vigliacco non riuscirà a portarcelo via.

QUANDO DIETRO IL POGGIO... SEMBRA MORIRE IL SOLE... IL PALIO VIVE... E ANCORA UNA VOLTA RACCONTA.

Maggio 2020, Tonino il barbottone