Il recupero della Costa Concordia e la salvaguardia ambientale del Giglio: le opere di ingegneria Martedì 16 febbraio al Teatro degli Industri di Grosseto la giornata nazionale organizzata dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Grosseto con il Consiglio nazionale degli ingegneri
Il caso Costa Concordia visto dalla parte degli ingegneri. Questa volta, infatti, sotto i riflettori finirà l’aspetto tecnico-ambientale della vicenda: “Le opere di ingegneria per il recupero della Concordia e la salvaguardia ambientale dell’Isola del Giglio” è il tema della giornata di approfondimento organizzata dall’Ordine degli ingegneri della provincia di Grosseto con il Consiglio nazionale degli ingegneri, con l’obiettivo di leggere la vicenda attraverso gli occhi dei professionisti del settore. L’appuntamento è per martedì 16 febbraio a partire dalle 9 al Teatro degli Industri di Grosseto: relatori d’eccezione saranno i tecnici e il presidente di Micoperi, che illustreranno i dettagli del progetto di rimozione e di smantellamento della nave.
“Per la prima volta parlano gli ingegneri. Vogliamo puntare l’attenzione sulla nostra categoria – dice Liciano Lotti, presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri di Grosseto – perché molto spesso non si tiene conto dell’importanza del lavoro svolto da questa categoria professionale. E nella vicenda della Costa Concordia è stato davvero fondamentale, sia per le operazioni di recupero che per le opere di salvaguardia ambientale. Ne parleremo durante la giornata del convegno, con autorevoli relatori. Un convegno che metterà in luce molti aspetti sconosciuti al grande pubblico della complessa operazione di recupero, che non ha precedenti nella storia dell'ingegneria navale. L'evento si colloca in un ciclo di appuntamenti programmato dal Consiglio nazionale degli ingegneri nel periodo compreso tra febbraio e aprile, che ha l'obiettivo di illustrare la grande capacità tecnica e competitiva dell'ingegneria italiana e che si concluderà con una mostra e una serie di dibattiti sulle opere ingegneristiche di eccellenza, in programma a Roma dal 28 al 30 aprile”.
“Questo convegno – dice Armando Zambrano, presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri – è il primo atto di una serie di iniziative per raccontare le eccellenze dell’ingegneria italiana nel mondo. E’ arrivato il momento in cui anche le forze politiche e il Parlamento prendano atto del fatto che, nonostante le mille difficoltà, i professionisti italiani sono ancora in grado di produrre eccellenza e di rappresentare un vanto per il Paese”.
Ecco il programma della giornata. In apertura, alle 9.45, gli interventi di Liciano Lotti (presidente dell’Ordine degli ingegneri di Grosseto) e Armando Zambrano (presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri), poi i saluti istituzionali da parte di Emilio Bonifazi (sindaco di Grosseto e presidente della Provincia), Riccardo Breda (presidente della Camera di Commercio di Grosseto) e Paolo Guglielmo De Santi (presidente della Federazione degli ingegneri della Toscana). Alle 10.30 si parlerà dell’intervento delle istituzioni nell’emergenza con Sergio Ortelli (sindaco dell’Isola del Giglio), Fabrizio Curcio (capo dipartimento della Protezione civile), Ennio Aquilino (Vigili del fuoco) e Giampiero Sammuri (presidente del Parco dell'arcipelago toscano). Di seguito saranno prese in esame le operazioni di debunkering tramite la tecnica di hot taping, grazie alla presentazione di Corrado Neri (presidente di Neri Spa, Livorno) e all’intervento di Francesco Volpi (responsabile dei depositi costieri), e le operazioni di monitoraggio della nave con Nicola Casagli (docente all’Università di Firenze). In chiusura della mattinata, alle 12.30, la comunicazione e le voci dei protagonisti con Angela Cipriano e Guido Fiorini, autori del libro “Le voci della Concordia”. Saranno proiettate decine di immagini scattate dalla reporter bolognese Serena Galvani, che ha seguito la vicenda della Costa Concordia dal naufragio fino alla partenza del relitto per Genova.
Si riprenderà alle 15 con il progetto di rimozione della Costa Concordia curato da Micoperi: interverranno Silvio Bartolotti(presidente di Micoperi, Ravenna), Mario Scaglioni (sezione di ingegneria navale) e Tullio Balestra (realizzazione di piattaforme). Alle 16.30 si parlerà della supervisione pubblica del progetto, con il ruolo dell’Osservatorio di monitoraggio: la parola a Maria Sargentini (presidente dell’Osservatorio), e Massimo Luschi (collaudatore delle opere di ingegneria). Di seguito attenzione puntata sui quattro anni di monitoraggio ambientale, dal naufragio alla rimozione, fino al ripristino dei fondali, con Giandomenico Ardizzone (Università La Sapienza di Roma). Alle 18 si parlerà del futuro dell’isola con i progetti emersi dal concorso di idee Smart Giglio: proposte per l'autonomia energetica del Giglio con la produzione di energia rinnovabile e per la mobilità sostenibile. Interverranno il sindaco Sergio Ortelli e i rappresentanti del gruppo vincitore del concorso di idee. Le conclusioni della giornata saranno affidate a Liciano Lotti, presidente dell’Ordine provinciale degli ingegneri. A moderare i lavori sarà il giornalista Guido Fiorini del quotidiano Il Tirreno.
Molto interessante l’iniziativa, alla quale purtroppo non ho potuto assistere e direi “affascinante” per tecnici appassionati._ Chi ha seguito per oltre due anni il “tormentone” delle discussioni sul blog di giglionews (a cui va il merito) , sul recupero della Concordia, (Cito i nomi degli interlocutori, non unici ma più assidui: Attilio Regolo, Ermanno Mancini, Maurizio Scholl e buon ultimo Gian Piero Calchetti) ricorda che tra le soluzioni particolarmente dibattute, ce n’erano di molto più semplici, meno dispendiose, meno impattanti, più sbrigative, oltreché assolutamente più economiche. ._ Mi sentirei quindi un ipocrita (inteso come colui che viene facilmente imbonito o abbagliato da immagini ed interventi straordinari) se non avessi pensato ( e l’ho scritto in decine di commenti) che il metodo utilizzato per il recupero della Concordia non fosse l’unico possibile. _ A sostegno del mio parere posso addurre molteplici ragioni, anche se basterebbe sottolineare che oggi si sta ancora, diciamo così , “bonificando i fondali” interessati dall’intervento._ Concludo ripassando velocemente la proposta “ soft ” che, a fronte del destino che poi ha subito (e che sta ancora subendo) il relitto: BASTA PENSARE AI PALLONCINI GONFIABILI CON ARIA COMPRESSA CHE USANO I SUB PER FARE ASSOMMARE UN QUALSIASI PESO DAL FONDALE DOPO AVERLO OPPORTUNAMENTE IMBRACATO ……. Fatevi un giro sul web e troverete l’incredibile._ Un saluto a chi legge ed in particolare agli amici che ho citato.