Il ringraziamento della famiglia Ulivi
Ai miei gigliesi
Come al giorno segue il tramonto, così la morte segue alla vita. Fai un bilancio. Come è stata la mia vita? Non c’è stato mai il tempo di soffermarmi per pensare, perché tutto ciò che ho fatto è stato naturale. Più voluto dal cuore che dalla mente. Poi a un certo punto ti accorgi che gli altri sono generosi nelle loro valutazioni e che hanno raccolto e puntualizzato il meglio di te. Se il cuore battesse ancora sarebbe felice.
Quante lodi, quanto compiacimento è venuto giù a valanga dai miei gigliesi e da coloro che mi hanno potuto conoscere. Ringrazio tutti senza escludere alcuno. Così come io ho voluto bene a tutti senza deludere alcuno, nei limiti delle possibilità.
Ho amato questo Giglio, ne ho diffuso la fama in Italia e all’estero nei miei viaggi di lavoro. Sono stato fiero di essere un gigliese autentico, che, nella modestia della sua vita, ha preferito il Faraglione alle spiagge alla moda, il bollentino alle crociere. Mi dispiace essermene andato.
Beppe Ulivi
Siamo commosse per la grande manifestazione di affetto e di partecipazione che ci ha circondato in questa dolorosa occasione. Ringraziamo tutti, le autorità, la stampa, la banda, la Misericordia, i tanti cari amici e tutti i nostri compaesani, chi ha voluto onorare pubblicamente Beppe e chi ci ha rivolto uno sguardo eloquente, non riuscendo a parlare. Ci è di grande conforto sapere che sia andato via sommerso da un abbraccio corale, avvolto da rispetto e onore. Non sentiamo il vuoto, ma il pieno che ha lasciato in ognuno di noi. Grazie Giglio. Caterina e Loredana Ulivi
ALLA FAMIGLIA ULIVI CON GRATITUDINE Leggendo “il Grazie!” di commiato, il sottoscritto, cui era sconosciuto, e poco, prima, di lui avea saputo, se non quel che gli aveano “relato”, se già ben lo stimava, è, diventato, un grande estimator del “dipartito” che Sindaco del Giglio era “ristato”, ragion per cui è assai rammaricato di non esser tra color cui è dedicato, il messaggio, ai Gigliesi, indirizzato, in quanto essendo figlio d’Orbetello, non è destinatario di questo e quello, di semplice, assennato ed assai bello, che a tutti gli abitanti ha "memorato", in merito a quel che fu il su’ operato, senza riserve, privilegi o distinzioni, senza guardar partito ovver fazioni , operando a favor d’ogni frazione, e badando ai bisogni e alle tensioni, che agitavano ognun delle persone di soverchia o modesta condizione. E’ rara la modestia “rammentata”, lo scriver sì chiaro e argomentato, sull’amore del Giglio in sen portato, già al tempo della prima dipartita, quando, politicamente “trasferito , approdò ad altri lidi ed altre cose, e, con sagacia, su tutto si dispose, ch’a me, uomo di penna e di matita, neppure a voler spenderci la vita , riuscirebbe così piena e sì gradita, invano consumandomi ogni dito , il saluto che, ai Gigliesi, riferito, par da ‘no “spirto” santo concepito.