Ogni volta che accendiamo la televisione in ogni telegiornale si parla spesso di violenza, di uccisioni, di stupri e quant’altro, poco o quasi nulla si parla di quel popolo dei volontari che spendono il loro tempo per aiutare chi soffre, chi è in difficoltà e chi è più debole.

In Italia il volontariato è un fenomeno fortemente radicato ed ancora di più in alcune Regioni tra le quali spicca la Toscana. Le Confraternite di Misericordia sono quelle più attive, anche in questa tragedia i volontari della Misericordia hanno dato dimostrazione di quali sacrifici personali sono pronti ad affrontare.

Infatti nell’affidamento alla Misericordia della gestione della mensa organizzata nelle ex scuole elementari di Giglio Porto e l’assistenza di emergenza sanitaria H24 a sostegno degli addetti ai lavori per il recupero della Concordia, i volontari della Misericordia, per l’occasione arrivati da tutta la Toscana, hanno dato assistenza sanitaria con Ambulanza a seguito per H24, un altro gruppo ha cucinato, fino a mille pasti al giorno ed il tutto senza mai lamentarsi anzi con il sorriso sulle labbra per tutti; sono arrivati dalla Garfagnana, dall’Albinia, da Grosseto, Porto S. Stefano, Arcidosso, Castel del Piano e Roccastrada, insomma un po’ da tutte le parti della Toscana. Si sono arrangiati a dormire anche sotto le tende installate proprio per l’emergenza, e basti pensare al freddo intenso di questi giorni passati, hanno lasciato a casa mariti, mogli e figli anche piccoli e via via.

Devo dire che sono rimasto veramente esterrefatto dalla volontà di voler fare del bene, mi son sentito perfino in imbarazzo quando qualcuno mi ha ringraziato per l’ospitalità: “pazzesco”. Non posso poi tralasciare di ricordare il volontariato delle persone del Giglio, che dopo la bellissima dimostrazione di quel maledetto 13 Gennaio, si sono nuovamente rimboccate le maniche per proseguire nell’opera di importante sostegno alla Mensa; donne, uomini, mamme e perché no famiglie intere hanno lavorato giorno e notte, Sabati e Domeniche fornendo sempre un contributo veramente impagabile, non ci sono parole adatte per far capire quello che hanno fatto e quale contributo abbiano dato, comunque penso che l’entusiasmo che hanno messo in questa seconda fase d’emergenza, possa bastare.

Un grazie di cuore a tutti, non posso dimenticare anche mia moglie Maria, Giovanna Rum, Eufemia Schiaffino, Caterina e Aroldo Pellegrini, Irio Bancalà, Marco Medaglini, Giulio Cavero, questi volontari li chiamerei "APRIPISTA” ed il motivo è molto semplice: queste persone sono state le prime a dare la propria disponibilità gratuita organizzando in un batter d’occhio la prima mensa mobile.

Voglio concludere solo con altre due parole: l’immagine dei gigliesi che i media hanno lanciato al Mondo è quella vera, ci siamo veramente fatti bella figura, pertanto ce lo meritiamo e, come si dice in gergo marinaro, AVANTI TUTTA!