Una bella faccia tosta. E’ quanto ho pensato leggendo l’articolo a firma dei quattro consiglieri di minoranza il cui capogruppo, ricordo, è stato sindaco della trascorsa amministrazione. Non c’è giorno in cui non viene detto che tutto va male, che tutto non funziona, che tutto è in perdita, che tutto è uno sfascio, come se i consiglieri comunali fossero colpiti da continue amnesie. Il tema dei cimiteri era stato ampiamente discusso nel corso del consiglio comunale del 2 dicembre scorso.
Non ho mai pensato di difendere a spada tratta l’operato di questa amministrazione, che per alcuni obiettivi non centrati merita forse di essere criticata, ma come impegno e responsabilità, sia chiaro, non accetta lezioni da nessuno. Riconosciamo e rispettiamo il ruolo della minoranza ma, correttezza per correttezza, ci piace raccontare la nostra versione dei fatti in modo che i cittadini si facciano un’idea della reale situazione dimostrando che la verità sta negli atti. E proprio sugli atti ci baseremo per spiegare quali implicazioni hanno ritardato l’ampliamento dei due cimiteri.
L’Amministrazione comunale, da circa due anni, ha redatto un progetto, che prima non c’era, scritto dall’Ing. Cesare Scarfò, per porre fine al grave deficit di loculi nei due cimiteri del Giglio. Il problema, che sussiste da diversi anni, è stato affrontato con un progetto che, da circa otto mesi, ha acquisito tutti i pareri prescritti ed è quindi cantierabile sotto ogni punto di vista. Cantierabile, per chi non ha dimestichezza del termine, significa che i lavori possono iniziare non appena si saranno ottenuti i fondi per finanziare l’opera. Per verificare quanto affermo è sufficiente recarsi presso l’UTC laddove si potranno acquisire gli elementi tangibili di quanto spiegato.
Perciò, non appena verrà assicurata la copertura di spesa per l’investimento, verrà bandita una breve gara d’appalto. Questo purtroppo non fu possibile nel 2013 a causa di un sistema di procedure a dir poco farraginoso: il mutuo richiesto veniva negato per decorrenza dei termini delle domande sottoposte a Cassa Depositi e Prestiti. Motivo l’ultimo bilancio di previsione, approvato nel mese di dicembre e quindi fuori tempo massimo. Da questo si deduce che la procedura dovrà essere riattivata nel 2014 e dopo l’autorizzazione alla spesa i lavori potranno essere realizzati, salvo il necessario espletamento della gara per l’assegnazione dell’appalto.
Detto questo, è intenzione nostra approvare il bilancio di previsione prima della conclusione del mandato amministrativo; contestualmente verrà inoltrata ulteriore istanza di mutuo consegnando così ai futuri amministratori un percorso già concluso.
Infine, per quanto riguarda le perdite segnalate dalla minoranza, peraltro già conosciute all’ufficio che si occupa delle manutenzioni, lo stesso si è già attivato, anche sotto il profilo delle verifiche strutturali, evidenziando, oltre l’opera di impermeabilizzazione, anche un intervento di muratura.
Occhio alla risacca, dott. Galli, fa brutti scherzi ... !!! :)
Non solo per la Minoranza ma per tutta l'Isola.E la marea monta......
La critica è partita dalla gente, fin dall'inizio dello scorso mese di febbraio, che ha creato allarme per lo stato delle coperture alle quali i forti venti avevano asportato l'impermeabilizzazione. Era necessario evitare il triste spettacolo dell’acqua che gocciola impietosa dai soffitti. Opere di manutenzione urgenti e necessarie , con poca spesa e tempi di esecuzione dei lavori limitati, da effettuare con sollecitudine, nel giro di pochissimi giorni. Era sufficiente dare risposta tempestiva (scritta) alla nostra segnalazione (scritta), per evitarne la pubblicazione. L'esperienza insegna che se le questioni non si portano all'attenzione dell'opinione pubblica, non si ottiene nulla. Buona giornata .