Con una lettera del 4 settembre c.a. lo scrivente Sindaco ha sollecitato il  Presidente della Giunta Regionale Toscana  a  chiudere il procedimento  per la nomina  del Presidente del Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano, dopo le ben note vicende che hanno interessato il commissariamento del Parco dell’Arcipelago dal 2002 all’anno in corso  da parte del Ministro dell’Ambiente, considerato che  l’opinione pubblica  all’Isola del Giglio  esprime forte preoccupazione  per un Parco che definisce , inspiegabilmente, bloccato  e chiede che si vada subito alla ricerca  di una intesa tra la Regione ed il Ministro dell’Ambiente per individuare , finalmente, un nuovo Presidente.

A questo riguardo nello scorso mese di agosto , la Comunità del Parco dell’Arcipelago Toscano, l’organo dell’area protetta che comprende i comuni, la comunità  montana, le Province di Livorno e Grosseto e la Regione Toscana, si è riunita per eleggere i suoi cinque rappresentanti nel Consiglio direttivo del Parco, così come esplicitamente richiesto dal Ministero dell’Ambiente.

Ma la votazione non c’è stata perché gli 11 rappresentanti degli enti locali (mancavano il comune e la provincia di Livorno e la Regione Toscana) hanno deciso di non procedere alla votazione se non dopo la nomina del  nuovo Presidente del Parco Nazionale.

Nel corso della riunione i sindaci dell’Arcipelago  e la Provincia di Grosseto  hanno anche votato un ordine del giorno sulla questione della presidenza del  Parco dell’Arcipelago e lo hanno inviato al Ministro dell’Ambiente ed alla S.V., nel quale si evidenzia  che «un parco partecipato e solidale sarebbe il luogo ideale in cui sperimentare l’innovativo principio della democrazia partecipativa presente del trattato costituzionale europeo all’art. 47, nonché lo strumento attraverso cui restituire ai cittadini ed alla realtà economica e sociale fiducia nella istituzione ente parco, e conferire consenso nei confronti delle politiche da esso attuate».

Nel corso dell’incontro è stato evidenziato altresì al Ministro ed alla S.V. che «una delle condizioni essenziali per restituire credibilità all’ente  parco come soggetto istituzionale in grado di tutelare l’ambiente ed offrire alle isole dell’Arcipelago toscano nuove opportunità di crescita economica, sociale e culturale, stia proprio nella scelta di un Presidente che dia garanzie di professionalità ed efficienza e che non sia sentito dalla popolazioni isolane come un soggetto imposto sulla base di esclusive intese tra Ministero e Regione».

Ho ricordato al Presidente Martini che in passato,  in occasione della proposta di nomina a Presidente del Parco (era il 2004) da parte del Ministro Matteoli,  ha affermato che “l’intesa sulla persona richiedeva innanzitutto una verifica congiunta, da parte di tutti i soggetti interessati, locali e nazionali, della situazione attuale e degli orientamenti generali che dovranno guidare l’attività della nuova amministrazione”.

Martini proseguiva affermando che  “  Il procedimento avviato dal Ministero, invece, non tiene conto di tale esigenza e neanche della necessità di valutare la complessiva delicatezza della questione nei suoi risvolti sia locali che generali. Il raggiungimento dell'intesa  costituisce un irrinunciabile punto di partenza per avviare un'amministrazione dell'Ente basata sull'efficienza, orientata verso obiettivi condivisi e capace di affrontare le complesse questioni che si presentano sull'Arcipelago".

In definitiva la posizione della Regione Toscana – a parer mio -  era del tutto legittima, pertinente ed appropriata alle circostanze e che, pertanto, ora come allora sia utile, opportuno e necessario un incontro di verifica fra tutti gli enti interessati: Parco, Comuni, Comunità  Montana, Provincia, Regione, Amministrazioni statali - da concordare nel più breve tempo possibile, evitando errori quali quello di politicizzare troppo l’ambiente, seguendo invece il criterio della competenza.

Questa dovrebbe essere la linea da seguire  per il raggiungimento di un'intesa per la nomina  di un presidente autorevole,  in modo da permettere un rilancio del territorio dell’Arcipelago come auspicano  gli enti locali, le organizzazioni ambientaliste ed economiche e, soprattutto, la popolazione delle isole.

IL SINDACO
ATTILIO BROTHEL