Ho assistito in questo periodo, più volte, all’arrivo e la partenza dell’autobus dalla Piazza di Giglio Castello, devo dire che la cosa mi ha più che sconcertato bus pieni all’inverosimile inculcati come acciughe, per lo più in piedi donne bambini persone anziane bagagli di tutto caldo insopportabile mi è sembrato di rivedere quei film ai tempi della guerra con la Germania (almeno quelli viaggiavano gratis) battute di pessimo gusto a parte, non mi sembrano visioni da paese civile e soprattutto turistico. Mi sono trovato poi alla stazione sempre dei bus di Giglio Porto, dove arrivano dal traghetto di corsa sudati trafelati, la prima domanda che fanno è dove si trovano i biglietti, e la risposta dell’autista torni indietro in qualche bar, o ai tabacchi ecc. ecc. scene da paese disorganizzato, nell’era della più avanzata tecnologia, siamo ancora in questa situazione è una vergogna, per ultimo vorrei aggiungere un po’ di sale, aspettiamo lo spostamento delle biglietterie dei traghetti di Porto S. Stefano cosi il quadro sarà completo.
Modesti Giuseppe
Il trasporto pubblico della R.A.M.A.
Autore: Giuseppe Modesti
9 Commenti
Rileggendo l'ultimo commento quello del sig. Mario ad un certo punto, ho capito cosa non mi tornava.
Lo disturba la mancanza di rispetto verso il problema e la persona che in questo momento si sente di subire un torto, portando alla conoscenza pubblica di ciò che gli accade.
Veramante è stato il sig. Sabatini a renderlo pubblico, nessuno ha mai scritto prima di lui della mancanza degli stipendi, non credo che si sia mancato di rispetto da solo o che qualcuno abbia strumentalizzato il tutto per altri scopi.
Vorrei capire, per l'ennesima volta, dov'è la strumentalizzazione?
Si parla di un problema, il sovraffollamento degli autobus, chi scrive ha già spesso scritto di altre problematiche, il sig. Boni chiede soltanto che possa essere preso in considerazione anche quello di problema, non può sapere cosa ci sia dietro, se poi ci sono degli scontri, questo non è colpa di nessuno e come sempre non vedo chi possa aver strumentalizzato.
Forse è molto più intelligente chi cerca di evitare vertenze sindacali, ispettorato del lavoro e altre cose, ma si cerca caso mai il dialogo.
Comunque se guardiamo indietro non è la prima volta che questi benedetti stipendi arrivano con molto ritardo.
franca melis
Mi disturba la mancanza di rispetto verso una persona, anzi il suo problema viene strumentalizzato per altri scopi.
I diritti personali, ed in particolare quelli in materia di lavoro oltre che dallo statuto dei lavoratori, sono sanciti dalla costituzione e perciò sacri e inviolabile. Lo stato si preoccupa attraverso propri istituti che vengano garantiti. Perciò se il datore di lavoro del signor Sabatini, come lui sostiene, viene meno ai propri doveri nei suoi confronti le strade da intaprendere sono: vertenza sindacale, esposto ispettorato del lavoro, segnalazione al giudice del lavoro, e altro ancora.
Proprio perchè ritengo socialmente utile questo mezzo di comunicazione, e chi vi scrive penso che lo fa con lo stesso spirito, dopo quanto detto credo di aver esaurito il mio modestissimo apporto.
Proprio perchè il mondo è bello perchè vario ci si può permettere di parlare contemporaneamente di tante cose.
Cosa la disturba delle variazioni sul tema?
Trovo che sia facile trovare il collegamento visto che si parla di servizi pubblici, l'incastro è molto facile.
Quale differenza ci può mai essere se viene dato un disservizio?
Allora perchè portarlo a conoscenza dell'opinione pubblica?
Come dice il sig. Mario potreste tranquillamente rivolgervi al Sindaco, alla Rama, al prefetto e anche ai carabinieri se secondo voi non vengono osservate le regole di sicurezza nei trasporti urbani.
Si parla di servizi pubblici se si scrive continuamente sui vari disservizi scriviamo anche su questo tipo di disservizio, un mancato pagamento di stipendio, è un dipendente che svolge un servizio pubblico e di forte utilità, io ho chiesto solo questo.
Poi mi permetta sig. Mario la libertà di esprimersi o di intavolare nuove discussioni anche all'interno di altre, è ancora in vigore.
Tanto le dovevo,
AngeloMaria Boni
Mario hai proprio ragione aggiungo che oltre tutto non c'è capacità di dialogo nelle cose pubbliche di interesse generale modesti giuseppe
Il mondo è bello perchè è vario. Ti sottopongono un problema di trasporti pubblici e ti ritrovi a dibattere di una questioni personali di tutt'altro genere. Signor Sabatini o Boni o chiunque lei sia se per motivi che solo voi conoscete vi è utile mantenere vivo questo contenzioso posso capirlo, ma se il problema è veramente quello lamentato ancora una volta mi permetto un contributo per risolverlo e cioè rivolgersi a: Sindacato, ispettorato lavoro, Asl, Sindaco Giglio, ed in ultimo carabinieri.
Mi piacerebbe sapere quali aiuti mi sono stati dati, per favore me li elenca? Non ho paura ad ammettere la verità sul reale aiuto avuto.
A me aiutano babbo e mamma te mi devi solo lo stipendio...
e proprio vero fai del bene e scordatene....
Egregio Sig.r A.Boni ci sono persone che meritano di essere aiutate ci sono persone che non lo meritano comunque io per quello che mi è possibile cerco di aiutare tutti poi ci sono delle persone che nonostante tutto rifiutano l'aiuto chi ha orecchi intenda
Egr. sig Modesti, ho notato spesso la sua firma alla fine di molti articoli, e come risposta a commenti di vario genere.
La sua presenza assidua sulle varie deficienze dell'isola mi trova abbastanza d'accordo, a parte la musica.
Quello che però ho notato è stata la sua assenza, dopo il famoso dite la vostra la peripezia di una anziana del Castello, che proprio di chi ha a cuore il benessere delle persone non abbia speso una parola per l'autista dell'ambulanza.
Eppure è proprio grazie a queste persone che si può aiutare chi ha bisogno, in fondo se non erro dovrebbero essere reperibili h24.
Proprio da una persona attenta come lei mi sarei aspettato una parola di conforto per la grave situazione economica in cui versa il vostro autista, non parlo di un aiuto economico assolutamente ma un sostegno morale non si nega a nessuno.
Comunque continui a portare all'attenzione di tutti i difetti, che, giustamente, come lei fa notare, non sono certo da un'isola che vive di turismo.
A. Boni