Tanti mesi di lavoro, albe viste sui pedali e tramonti bagnati dal sudore che scandiva gli ultimi passi della giornata. Non sono bastati ad Alessandro Bossini per battere un avversario che non si batte con l’allenamento. La sorte lo apettava dietro una curva, la stessa che aveva tradito Renzo Mauri due anni fa: forse scivolando ai settanta all’ora toccato da un altro atleta Alessandro, d’istinto, non ha pensato a salvare la pelle ma a quelle gocce di sudore sprecate e a quanto tutti gli avrebbero ripetuto che non sono state sprecate. Ma, Alessandro, non sono sprecate davvero: l’anno prossimo, o quando sarà, ti aiuteranno a rifarti con gli interessi, perchè le qualità ce le hai, il carattere pure e la voglia di soffrire, come quella di stupire tutti, non ti passerà mai.
Dopo una frazione di nuoto da leader, 140 km, di bici da PRO ed una foratura si esaurisce l’esperienza francese di Alessandro Bossini alla ricerca di un biglietto per Kona e di quelle nove ore e trenta che, non ci nascondiamo, erano nelle sue gambe e nelle sue braccia. Una brutta caduta ha fermato il gigliese e, per due ore, è stato il panico nella testa in attesa dell’ambulanza, immobilizzato a guardare il cielo e a sperare. Tanta paura, poi i lenti soccorsi, l’elicottero che lo ha portato in ospedale, i primi sorrisi dei medici che hanno scongiurato il peggio, le prime parole brillanti perchè drogate di morfina. Da Nizza a Grosseto, non è stato un pomeriggio facile prima della diagnosi ufficiale e ‘rassicurante’: rottura del coccige, un paio di mesi di riposo forzato e poi di nuovo Triathlon. In queste ore altri controlli di routine all’ospedale, poi il ritorno a casa. Tanta, tantissima paura.
INCIDENTE PER ALESSANDRO BOSSINI ALL'IRONMAN DI NIZZA
Autore: fonte www.sbr3.it
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