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La difficoltà di essere obiettivi
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Il massacro ad'opera di terroristi dell'Isis K, 134 morti tra cui 3 bambini, sconvolge.

Poi vedi le immagini dei militari russi che torturano e seviziano quei quattro, diciamolo pure, assurdi esseri umani, alla fame, che per 500000 mila rubli, 5000 mila euro entrano nel centro commerciale e incominciano a sparare, come se non ci fosse un domani, né per loro né per le persone che affollano in quel momento il Crocus City Hall.

Qui scatta il conflitto interno, vediamo le foto dei terroristi picchiati, torturati, seviziati, viene quasi spontaneo sobbalzare e pensare cosa subiranno dopo, si gela il sangue.

Dopo scatta un pensiero, ma i morti, ricordiamolo 134, loro che colpa avevano di tutto questo?

Sto giustificando la tortura, assolutamente no, la rabbia, la vendetta fa parte dell'essere umano. Sembrerà forte scrivere questo, sarebbe stato meglio spararsi dopo il massacro, avrebbero sofferto pochi minuti, invece ancora non si rendono conto che da oggi in poi la loro vita sarà un inferno. 

La sofferenza dei parenti, degli amici delle vittime, provate a moltiplicare quel numero per almeno 100.

Ma non sono questi 4 idioti assassini, che urlavano: "uccidiamoli tutti". Chi muove i fili del terrorismo, loro meriterebbero di essere insieme a quei 4, la vita di ogni persona uccisa è costata 149,25 euro.

Senza parole ...

Franca Melis