COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA

Un Piano Strutturale non per discuterlo ma solo per approvarlo a scatola chiusa.

Avevamo pensato di evitare polemiche, in questo periodo natalizio, pur tuttavia ci corre l'obbligo di sottolineare come il voto favorevole della maggioranza, in Consiglio Comunale di martedì scorso, sul nuovo Piano Strutturale, di cui è stata data comunicazione a mezzo stampa, è stato portato in Consiglio Comunale semplicemente non per discuterlo ma solo per approvarlo a scatola chiusa.

A questo punto ciò che appare di fronte a noi, sia nel metodo che nel merito, non è affatto un Piano per lo sviluppo, ma un mero strumento burocratico.

L'Amministrazione Comunale ha deciso di tirare dritto senza nemmeno considerare un doveroso percorso riferito alla "democrazia partecipativa", dovuto alla mancanza di trasparenza e di informazione ai consiglieri di minoranza ed alla cittadinanza, tanto che non può considerarsi superata da una sola (affrettata) riunione pubblica al Castello, nei mesi scorsi, cui ha fatto seguito, la replica, a Giglio Porto.

Il fallimento del “percorso partecipativo” è aggravato anche dal mancato funzionamento del “Garante della comunicazione” che non risulta aver dato alcuna informazione per l'incarico ricevuto, durante l'iter della redazione dello strumento urbanistico.

L'unica cosa che ha trovato conferma è che il ruolo del Consiglio comunale, ancora una volta, è stato svuotato di ogni peso, senza pensare neanche ad minimo coinvolgimento.

In questa ottica si pone anche  la figura del Garante della comunicazione, come disciplinato dall’art. 19 della L.R. n°1/2005, che era chiamato ad assicurare la partecipazione dei cittadini in ogni fase dei procedimenti di competenza del Comune.

Con molta amarezza dobbiamo constatare che quella che era solo un'ipotesi ora è diventata certezza: questo Piano non può essere affatto condiviso da nessuno perché nessuno ne conosceva il contenuto.

Lo prova il fatto che tutta la documentazione del Piano Strutturale è stata consegnata su CD ai consiglieri della minoranza, durante la seduta consiliare, solo dopo l'approvazione del Piano Strutturale

Appare quindi fuori luogo, per lo meno per quanto ci riguarda, l’appello più volte espresso alla responsabilità da parte di una maggioranza sorda a qualunque  richiesta di interloquire.

Un metodo arrogante e impositivo tenuto dal centro destra nei riguardi della cittadinanza.

Tuttavia, visto che l'approvazione, dopo 13 anni e 3 amministrazioni incontrate, è un atto dovuto nei confronti dei gigliesi e di tutte quelle situazioni che pian piano si andranno a risolvere non abbiamo dato voto contrario. Questo Piano se fosse stato approvato, 3 anni fa, Ortelli è certo che non si sarebbe astenuto ma avrebbe votato CONTRO.

Il Gruppo Consiliare di Minoranza si è quindi astenuto, auspicando che per la costituzione del Regolamento Urbanistico (seconda parte del Piano Strutturale) venga nominata un'apposita Commissione Consiliare in modo da giungere ad una finale e più giusta approvazione unanime dello strumento, così come buon senso vorrebbe.