COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA


Bocche cucite sul finanziamento del Centro socio-sanitario  al Porto. Continua la gestione fallimentare dell'Amministrazione Ortelli.

Non vorremmo essere polemici ad ogni costo rispetto alle esternazioni del sindaco, sui giornali e TV che confermano, sostanzialmente, come il primo cittadino ama interpretare e divulgare la storia del suo operato politico calandosi in una dimensione onirica e a noi, forze di opposizione, spetta il compito, tanto duro quanto onesto moralmente e intellettualmente, di favorirne il risveglio. Brusco ma necessario.

Avevamo proposto all'Amministrazione Comunale di utilizzare il finanziamento del centro socio-sanitario di Giglio Porto – Via Trento, all'interno del Programma Finanziario "6000 Campanili" contenuto nel recente Decreto del “FARE”, al fine di completare l'evoluzione del Programma “Giglio Salute” già noto nel nostro territorio per i servizi sanitari già realizzati ed attuati (Lavori di sistemazione Poliambulatorio a Giglio Porto – Via Provinciale, acquisto nuova ambulanza, allestimenti e manutenzione eliporti Giglio e Giannutri).

Questa opera è stata approvata dalla Giunta Ortelli nella Programmazione delle Opere Pubbliche del 2010 (VISUALIZZA ALLEGATO), con una  di spesa di €. 697.566,00.

All'inizio della stagione estiva, avevamo proposto all'Amministrazione di richiedere alla soc. Micoperi un contributo per la copertura finanziaria dell'intervento di cui si tratta, ma il Sindaco ha opposto, incomprensibilmente, la propria contrarietà alla nostra iniziativa.

Vale la pena di ricordare che il Centro socio sanitario ha le finalità e funzione di dare risposta a quella esigenza di spazi da dedicare ad attività culturali e sociali, in un contesto storico, archeologico, paesaggistico ed architettonico, quale si presenta il sito prescelto, tanto che venne apprezzato molto dall'allora Capogruppo di Minoranza Ortelli, il quale, nel complimentarsi con il progettista (Ing. Battisti), ebbe ad esprimere voto favorevole sul progetto. Oggi ha cambiato opinione, confermando come la linea tenuta dal sindaco non può che definirsi la politica della banderuola.

Vale la pena di ricordare che il Centro socio culturale è nato dall'esigenza e dalla necessità di dover delocalizzare la palestra polivalente per problemi riferiti alle prescrizioni della tutela archeologica (che il sindaco ben conosce) non consentivano di utilizzare al meglio le risorse economiche precedentemente disponibili.

Con ciò il territorio dell'Isola si sarebbe dotato di due strutture, una al Centro sportivo di Campese (palestra) e l'altra al Porto, recuperando il luogo di degrado ove sorgevano le vecchie scuole medie; in realtà l'Amministrazione Ortelli, dopo cinque anni, non è stata in grado di portare a termine nessuna delle due strutture, confermando il giudizio estremamente negativo della popolazione locale e turistica.

E' bene sapere che il progetto del Centro socio-culturale prevede spazi dedicati ai grandi temi di archeologia locale, avendo previsto nella progettazione, al piano seminterrato una “Vetrina Archeologica” ed al piano terra un “Giardino Archeologico”, da allestire in combinata azione con la Soprintendenza Archeologica di Firenze (che ha già concesso provvedimento di approvazione), con reperti che testimoniamo la nostra storia, in un coacervo di elementi storico-culturali, paesaggistici ed edilizi locali.

Quello che vogliamo ribadire al sindaco:  di smettere di fare la politica della banderuola, essere trasparente, dare risposte pubbliche ai cittadini senza nascondersi in un silenzio incomprensibile e rinunciare all'ottimismo astratto e parolaio, per riscoprire, con semplicità e coerenza, le vere esigenze di servizio, di sostegno e di attenzione ai cittadini, a cui un'Amministrazione locale costruttiva ed efficiente deve saper dare sempre le giuste risposte.