COMUNE DI ISOLA DEL GIGLIO
GRUPPO CONSILIARE DI MINORANZA

Rendiconto 2012: Comune virtuoso? Sindaco, non si attribuisca medaglie

Comune virtuoso, sostiene il sindaco. "Un risultato del genere avrebbe dovuto riempirci tutti di orgoglio e soddisfazione, peraltro, ottenuto con una conduzione delle attività dell'Ente volta al rispetto di tutte le regole che sono state prese in considerazione, grazie all'attività della amministrazione.

Tuttavia, la situazione in concreto non è così come descritta dal sindaco e, spiace dover far rilevare che dei 142 comuni virtuosi considerati ed elencati in apposito decreto ministeriale non figura l'Isola del Giglio. Del resto, a pensarci bene, può un sindaco – qualunque esso sia – attribuirsi meriti e ”medaglie”, quando, invece, è cosa logica che ciò spetti ad un organo, ad esempio del Ministero.

Tuttavia, ed è di tutta evidenza come la mancanza di una politica finalizzata ad operare una perfetta procedura per i propri obiettivi nei tempi utili a garantire una corretta ed efficace programmazione finanziaria e gestionale delle proprie attività gestionali, non possa considerare Comune virtuoso l'Isola del Giglio.

A smentire il sindaco basta rifarsi al programma delle opere pubbliche approvate per l'anno 2012, dalla maggioranza consiliare, complessivamente previste per €. 5.551.688,00, sulle vale la pena di ricordare che nemmeno un centesimo è stato investito, con buona pace della “corretta ed efficace programmazione finanziaria e gestionale”.

Dunque, un Comune, considerato virtuoso dalla maggioranza, che ha approvato il consuntivo, ma non dalla minoranza che ha votato no per le scelte non condivise, sulle priorità decise dall’esecutivo nell’impiego delle risorse per gli investimenti, già spiegate dal Gruppo di Minoranza alcuni giorni fa.

Nel corso di quell’esercizio, è bene ricordarlo, avevamo fortemente richiesto la riduzione dell'IMU del 50% per i fabbricati dei proprietari residenti (prima casa) che la maggiorana consiliare non ha accolto, mentre ha fissato nell'aliquota minima dello 0,76 per mille le seconde case, perché (disse il sindaco all'epoca per “rispetto dei pensionati residenti). Va ricordato che tutti i comuni hanno applicato l'aliquota massima per le seconde case.

Quindi il sindaco non si lamenti come al solito “i tagli, le stringenti leggi sulla procedura amministrativa hanno inciso sulla macchina comunale con sempre maggiore profondità e le opere pubbliche del Comune ne hanno risentito”, quando non ha approfittato per aumentare l'IMU per le seconde case nell'aliquota massima e poi “le procedure amministrative (la burocrazia) per le opere pubbliche c'è e c'è sempre stata anche in passato.

Piuttosto c'è la sensazione e forse qualcosa in più sta nel fatto che la volontà politica vuol ignorare le opere pubbliche programmate in precedenza, sulle quali vi sono da tempo finanziamenti disponibili che l'esecutivo non porta avanti, determinando anche un danno patrimoniale per il semplice fatto che i costi dei materiali e della manodopera aumentano a vista d'occhio, così che i costi delle opere pubbliche serviranno maggiori somme rispetto a quelle programmate negli anni scorsi, senza che sindaco ed esecutivo se ne rendano conto.

Quanto alle opere pubbliche sindaco e maggioranza evitano accuratamente di parlare dei lavori alla palestra a Campese (iniziata cinque anni fa e ferma che sta diventando un rudere, nella assoluta indifferenza di tutti, una situazione a dir poco vergognosa, nonché del progetto dei lavori per la messa in sicurezza dell'Arenella, oppure del Centro Sociale al Porto tutti fermi.