LA NUOVA COLLEZIONE DEL MUSEO MINERALOGICO

Il MMGG-Museo della Mineralogia e della Geologia dell'Isola del Giglio, attualmente in ristrutturazione e di prossima riapertura, si arricchisce di una nuova, splendida collezione di campioni gigliesi.

Rosasite Pietralta Isola del GiglioGrazie allo sforzo certosino del prof. Alessandro Fei, Direttore del Museo, coadiuvato in questa sua nuova fatica da Valter Marinai - Vice Direttore del Museo - e da veri e propri "artisti" della microfotografia quali Francesco BonottiClaudio Kutufà, con la collaborazione del Comune di Isola del Giglio e della Pro Loco Isola del Giglio e di Giannutri, è stato possibile dotare il Museo di una stupenda collezione di microcampioni gigliesi e di uno stereomicroscopio professionale dotato di telecamera e di schermo televisivo.

Si tratta di 344 campioni di dimensioni decisamente ridotte (dai cosiddetti thumb-nails, più piccoli di un'unghia, a pezzi che a stento raggiungono qualche centimetro di diametro) ricchissimi di specie gigliesi, anche rarissime, in cristalli perfetti.

Sotto il microscopio tutte le già note "località di interesse mineralogico" gigliese diventano fonte di meraviglia, quasi che il Padreterno si sia divertito a rovesciarvi tutta la sua tavolozza di colori e forme: è non ci sarebbe da stupirsi se si assistesse ad affettuosi litigi per decidere a chi tocchi la prossima osservazione... perché, come garantisce il professor Fei, «quando si mettono gli occhi dentro un microscopio ci si dimentica del tempo, e quando si viene richiamati alla vita normale è sempre un peccato staccarsi da una tale meraviglia».

Non c'è un campione uguale all'altro, ed ognuno ha in serbo sorprese emozionanti: dalle microscopiche "foreste" di quarzo ialino, citrino, ametista o prasio di Mezzofranco ai globuletti e aghi trasparentissimi di malachite dell'Allume; dagli affascinanti cristalli di tetraedrite di Pietralta alle incredibili lance di azzurrite del Campese; dalle piramidi di calcopirite di Pietralta ai perfetti ottaedri di magnetite dell'Arenella; dai prismi trasparentissimi di fluoroapatite e dai vezzosi cristalli di arenellite dell'Arenella ai prismi di albite del Lazzaretto; per non dire degli intrecci di cerussite o delle tavole perfette di anglesite della scogliera delle Saline... e chi più ne ha più ne metta!

Il professor Fei ha anche proceduto ad una meticolosa catalogazione dei campioni, per favorire la visione non solo ad un pubblico di esperti, dando ad ogni pezzo una valutazione sulla bellezza complessiva e sulla rarità delle specie presenti: ben 36 hanno raggiunto l'ambito traguardo delle "sei stelle". ossia dei campioni eccezionali, e 148 (quasi uno su tre) sono risultati decisamente splendidi.

L'appuntamento, quindi, è con l'inaugurazione del nuovo Museo Mineralogico alla Rocca di Giglio Castello.