Devo premettere di condividere in linea di massima l’intervento di Stefano Feri per quanto concerne l’Assessorato al Turismo. L’ex assessore non aggiunge e non toglie nulla di quanto avevamo già stabilito nel programma. Condivido l’inopportunità di concedere l’assessorato (anche perché non è giuridicamente possibile) ma il problema sta nella necessità di attribuire un vero titolo di rappresentanza ad una organizzazione che ben funziona e che meglio dovrà funzionare.

Non ho intenzione e non ho mai avuto intenzione di attribuire un incarico politico, seppur asettico come il turismo, ad una formazione trasversale. Durante l’esposizione del Programma di Governo ho chiaramente spiegato che la Pro Loco è costituita da collaboratori di estrazioni politiche diverse e quindi l’organizzazione non può rappresentare solamente la linea politica di una maggioranza ma la politica dei suoi associati e più in generale la politica del turismo dell’Isola del Giglio. Su questo ho spiegato già esaurientemente e quindi non intendo ritornarci sopra.

Interpretazioni strumentali come quella dell’ex sindaco Brothel sulla questione non aiutano davvero il rapporto di collaborazione auspicato ma continuano a generare quel clima che speravo fosse finito. Durante l’esposizione del Programma di Governo (ma questo è scritto anche nel nostro programma elettorale) ho spiegato che la legge non consente di affidare un assessorato ad una organizzazione seppur partecipata dal comune come pure non avevo intenzione di affidare l’incarico al suo presidente in persona. Niente di tutto ciò.

Il nostro proposito invece è attribuire ai suoi dirigenti un incarico più rappresentativo e più ampio perché possano meglio esercitare il ruolo di protagonisti nel settore. Altrimenti l’assessorato al Turismo di un comune piccolo come il nostro rimarrà sempre isolato e non potrà mai funzionare se non attraverso un’organizzazione ben strutturata.

La direzione della Pro Loco, con la nota anticipata in data di ieri, mi ha già fornito il suo punto di vista che apprezzo e approvo ma a breve termine dovremo modificare la convenzione (è scritto nel programma elettorale), oggi un po’ troppo restrittiva rispetto alle mutate esigenze turistiche

Il principio più generale è che abbiamo l’obbligo di mettere le persone in grado di lavorare e di lavorare meglio!

Cordialissimi saluti.

Sergio Ortelli