La sezione VAB - Isola del Giglio su "112 Emergencies"

Pubblichiamo di seguito l'articolo con cui la rivista nazionale di Protezione Civile "112 Emergencies" ha descritto il lavoro ed il ruolo sull'isola della sezione VAB - Isola del Giglio sia nella quotidiana azione ordinaria sia nelle occasioni straordinarie come il naufragio Concordia e le relative operazioni di Parbuckling.

"Il Giglio. Il nome dell'isola oggi evoca inevitabilmente quello della Concordia. Presto però la grande nave sarà portata via insieme al chiasso mediatico che ha generato e il Giglio tornerà ad essere la splendida isola della gente, marinai, vignaioli, pescatori che l'abita durante l'anno.

Gente orgogliosa, quella del Giglio, riservata, forte, generosa, ospitale ma di poche parole. Molti in estate si dedicano ai commerci per i turisti, alcuni in inverno vanno via. Ma poi tornano. In questo piccolo mondo che si snoda fra il Porto, Castello e Campese, gli eventi naturali e quelli causati dall' uomo talvolta mettono in difficoltà la comunità e le istituzioni che localmente non dispongono di grandi risorse. 

vab isola del giglio concordia parbuckling giglionewsC'è chi, fra gli abitanti, ha deciso di rimboccarsi le maniche per cercare di risolvere, allorché si presentano, questi problemi, e una ventina (poi il numero è cresciuto) di residenti hanno deciso autonomamente, nel 2008, di aderire ad una associazione di volontariato di Protezione Civile e hanno dato vita a un distaccamento della Sezione VAB di Follonica, poi diventato Sezione VAB dell'isola del Giglio. 

Da allora, anche in collaborazione con la Polizia Municipale, con la Capitaneria di Porto, con il Corpo Forestale dello Stato, con i Carabinieri e con i Vigili del Fuoco hanno effettuato numerosi interventi sia a terra che in mare, servendosi di fuoristrada attrezzati per l'AIB e la Protezione civile e del gommone messo a disposizione da Mauro Pretti, vice coordinatore della sezione e Responsabile del Gruppo Nautico della VAB del Giglio, che vanta operatori in possesso di brevetti e specializzazioni quali quello di tecnico subacqueo e iperbarico, di salvamento in mare e di istruttori PADI e SSI. 

Uno di questi interventi è stato effettuato in occasione della tromba d'aria che alle Cannelle ha divelto grandi pini caduti poi sulla strada, un altro durante l'incendio nella pineta fra Castello e Campese; e poi, dopo l'alluvione che ha allagato strade e locali a Campese, e per liberare l'eliporto dell'Arenella dalla neve che l’aveva reso impraticabile. Si sono anche occupati della ricerca di una persona scomparsa, poi ritrovata, di altre persone scomparse a Campese, del trasporto fino all'ambulanza del 118 di una signora punta da una medusa, della pulizia dai rifiuti a Capo Marino, del recupero di persone colte da malore sugli scogli di Sparavieri su richiesta delle CCPP e di una tartaruga marina in difficoltà, dell'assistenza per i fuochi d'artificio, della viabilità per concerti nella stiva di una nave al Porto o nella vigna di Punta Capel Rosso e della bonifica stradale con i Vigili del Fuoco per sversamenti di carburante che rischiavano di provocare incidenti. Tanti servizi che i volontari, coordinati da Michele Guastafierro, svolgono puntualmente quando arriva la chiamata per un'emergenza. 

In estate, quando anche i volontari del Giglio, come gli altri abitanti dell'isola, sono impegnati nei mesi di maggior lavoro, arrivano per dare una mano volontari da altre sezioni della VAB Toscana, di cui, come tutte le altre, anche quella del Giglio è una sezione operativa. 

L'evento che in questi anni ha segnato però più marcatamente la vita della sezione del Giglio, come del resto quella degli abitanti dell'isola, è stato il naufragio della Concordia la notte del 13 gennaio 2012. Era poco prima delle 22. In inverno, a quell'ora gli abitanti sono per lo più a casa o addirittura a letto. Quando la nave si è avvicinata così pericolosamente all'isola e, dopo aver urtato lo scoglio delle Scole si è arenata nella cala della Gabbianara, qualcuno dall'isola ha visto, telefonato, fatto il passa parola. Anche Michele è stato svegliato e, senza nemmeno il tempo di indossare la tuta associativa, come gli altri si è precipitato al Porto. Dopo i primi momenti di stupore tutti si sono dati da fare per soccorrere i naufraghi cercando di recuperarli con le imbarcazioni che erano ormeggiate nel porto e hanno dato ristoro e ospitalità con coperte e bevande calde aprendo case, chiesa e locali pubblici. Da subito e nei giorni immediatamente successivi, mentre sono state approntate al porto strutture di soccorso arrivate dalla terraferma anche con altri volontari, il Gruppo Nautico della VAB ha messo a disposizione il gommone di Mauro Pretti come supporto alla Capitaneria di Porto per ricognizioni intorno alla chiglia della nave, per accompagnare squadre di subacquei della Guardia Costiera e fare assistenza da bordo a chi faceva immersioni. 

Anche il Sindaco, Sergio Ortelli, insieme alla Giunta comunale sono stati accompagnati per la ricognizione intorno alla Concordia. Il Gruppo nautico della VAB, su richiesta della Capitaneria di Porto, ha effettuato una ricognizione, scoglio per scoglio, cala per cala, tutto intorno all'isola al fine di ritrovare resti di possibili dispersi in mare. Successivamente sono stati effettuati altri trasporti in prossimità del relitto di militari per le immersioni e quotidianamente, già da gennaio, di rappresentanti del Dipartimento di Protezione civile e sono stati rimossi detriti provenienti dalla nave (mobilio ecc.) che avrebbero potuto costituire un pericolo sia per le ricerche che per la navigazione. 

Durante il parbuckling, il 16 settembre 2013, i volontari hanno messo e rimosso transenne, portato acqua e brioches ai giornalisti appostati al sole per molte ore per le riprese sulla strada provinciale e su quella che conduce all'Arenella e alla Gabbianara e controllato, con il coordinamento del Dipartimento di Protezione civile, se si fossero presentate particolari esigenze vista la grande affluenza di persone sull'isola e anche dato un aiuto per la viabilità.

Per il futuro, nei progetti della Sezione, oltre quello di coinvolgere sempre più gli abitanti del Giglio nelle attività di antincendio e Protezione civile, c'è anche l'obiettivo di donare alla comunità gigliese delle attrezzature sanitarie per andare ad arricchire le strutture di soccorso dell'isola."

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