Sono ormai decine di anni che vado a pescare lungo le coste dell’isola, facendo la normale pesca sportiva che fa la maggior parte dei residenti; in questo periodo dell’anno si va a "totanare". L’altra sera, verso la "Lettera", dietro il Faraglione, verso le 19:30, mentre ero lì, con un’altra decina di barche di gigliesi, a pescare totani con la lenza, ecco arrivare una serie di Lampare e pescherecci vari.

In poco tempo si sono posizionati dove hanno voluto, fin mezzo alle nostre barche, fin sotto la costa (a questo punto mi sono avvicinato ad una loro barca per verificare la profondità con l’eco-scandaglio ed era 17 metri), hanno acceso tutte le luci tanto che sembrava giorno e per tutti noi non c’è stato più niente da fare. Tutto il pesce, i totani e quello che si poteva pescare se li sono presi loro, così come altre barche anche verso il Capel Rosso stavano facendo.

Insieme agli altri, molto arrabbiati per questa cosa, siamo stati costretti ad allontanarci e rientrare. Sembrerebbe che qualcuno abbia avvisato la Guardia Costiera e sembrerebbe che questa pratica sia consentita (non riesco a crederci!). Nell’occasione si è rischiato anche lo scontro fisico con quelle persone perché, umiliati dall’ennesima prepotenza, è scaturito un forte scambio di "battute" tra le varie barchette ed i pescherecci arrivati.

In questi ultimi anni sono aumentate moltissimo queste "incursioni" da parte di questo tipo di pescherecci, che insieme a quelli a strascico non ci fanno più pescare niente e in qualche caso rovinano in modo irreversibile anche i fondali.

Basta farsi una giratina al "porticciolo" del Campese e chiedere a chi va a pesca cosa vede per avere non solo la riprova di quanto racconto, ma anche altre e nuove testimonianze.

Questo è quanto sta accadendo nel nostro mare, da anni anche d’inverno.

A voi le considerazioni.

Angelo Galeotti