Premetto che non è la prima volta che intervengo su quest’argomento, nonostante ciò mi sembra che nessuno abbia preso decisioni in merito, e questo fa veramente male; penso che ognuno che vive ed ama quest’isola quando espone un problema importante e d’interesse generale sarebbe ben lieto di sapere se e come il problema è stato affrontato e questo anche nei confronti e nel rispetto dei propri elettori.

Fatta questa premessa entro nel merito, la parola EMERGENZA non ha bisogno di spiegazioni nel campo sanitario: vuol dire correre immediatamente per salvare una vita umana, per questo nacque il 118 con protocolli e tempi di intervento ben definiti, in questo campo l’Isola del Giglio, escluso il periodo invernale si può dire che è un fiore all’occhiello. Ma le cose cambiano ed anche nel campo sanitario sono avvenuti profondi cambiamenti, la politica nazionale sanitaria ha già cambiato pagina: anziché portare i pazienti in ospedale si preferisce portare più servizi possibili a domicilio, questo per evitare intasamenti e collassi degli ospedali, oltre che ad un risparmio di denaro pubblico.

Per attuare tutto ciò si ha necessità di dotarsi di idonee strutture sul territorio comunale; l’A.S.L. nella conferenza dei Sindaci, aveva interessato già da tempo tutti i comuni i quali avevano il compito di organizzare le strutture necessarie per ospitare strumenti e figure professionali specializzati, affinché si potesse operare nelle modalità previste dalla nuova politica sanitaria, purtroppo l’Isola del Giglio almeno fino ad oggi non sembra si sia dotata di alcuna struttura, pertanto come si suol dire per il momento siamo rimasti al palo. 

I più attenti avranno notato che le nostre ambulanze quasi tutti i giorni partono per l’ospedale, vanno avanti e indietro come taxi ed il più delle volte  perché qualche paziente necessita solo di piccole analisi, si pensi che non è più programmabile un ricovero ospedaliero si deve andare quando si libera un posto letto e questo posto letto si può liberare all’improvviso senza preavviso, pertanto ecco L’EMERGENZA organizzare e partire immediatamente con il paziente se non sono due, se no quel posto viene occupato da un altro paziente di qualsiasi comune ed allora cosa succede bisogna aspettare che si liberi un altro posto letto e comunque o si corre ad occuparlo se no diventa come il gatto che si morde la coda, ed ecco la necessità della prevenzione sul territorio.

Tutto questo può essere evitato se si creano le strutture necessarie, sarebbe comunque auspicabile se l’amministrazione portasse a conoscenza della popolazione come e quale politica sanitaria intende portare avanti. Chiudo per non dimenticare che la nostra popolazione ha un'età media molto elevata ed i malati non mancano sicuramente.

Modesti Giuseppe