COMUNE ISOLA DEL GIGLIO
Provincia di Grosseto

L’osservazione effettuata su richiesta dell’amministrazione comunale dopo l’allarme inquinamento lanciato da Greenpeace
ANALISI ARPAT, FONDALI PULITI, FLORA E FAUNA IN OTTIMA SALUTE
Il sindaco Ortelli: «Risultati che ci soddisfano e confermano, anche agli occhi dei più scettici, l’attenzione dell’amministrazione comunale per il mare e il suo ecosistema. Ringrazio l’ARPAT ed il suo Direttore per il servizio che rendono ai territori»

Una vasta presenza di esemplari vegetali e animali che testimoniano il buono stato di salute dei fondali dell’isola del Giglio. E’ quanto emerge dalle analisi dell’Arpat effettuate su sollecitazione del Comune di Isola del Giglio in seguito alle segnalazioni dell’associazione ambientalista Greenpeace che nei primi giorni di settembre, ha evidenziato la presenza di vari rifiuti, fra i quali anche degli elettrodomestici, sul fondo del mare nella Cala Cupa dell'isola del Giglio. «Risultati che ci soddisfano e confermano, anche agli occhi dei più scettici, l’attenzione dell’amministrazione comunale per la tutela ambientale – spiega Sergio Ortelli, sindaco del Comune di Isola del Giglio – e in particolare per la pulizia dei fondali e per l’equilibrio dell’ecosistema marino. Un’attenzione particolare perché per il nostro territorio l’ambiente è la risorsa principale su cui puntare con convinzione. Un mio personale ringraziamento va all’Apart ed al suo Direttore per l’attenzione che pongono nel monitoraggio dei territori».

Le analisi – Sono state effettuate il 16 settembre dal nucleo subacqueo di Arpat a bordo del battello oceanografico Poseidon, in collaborazione con la Guardia Costiera e l’assessorato all’Ambiente del Comune del Giglio. Tre operatori scientifici si sono immersi acquisendo sia immagini fotografiche, sia un filmato con l’ausilio della telecamera filoguidata. L'immersione ad una profondità compresa tra 15 e 2 metri, per oltre un'ora, ha permesso di rilevare che, dopo l'intervento di rimozione dei rifiuti da parte dei volontari di Greenpeace, non sono stati gettati altri materiali metallici, ma sono state rinvenute solo alcune bottiglie di plastica che si sono concentrate nella parte più interna della Cala, sicuramente portate dal movimento del mare e dalle correnti che sull’isola sono molto forti in determinati periodi dell’anno. Molte le specie vegetali e animali presenti sui fondali tra queste la Posidonia oceanica importante per l’equilibrio dell’ecosistema marino, forme giovanili di Pinna nobilis, il mollusco bivalve più grande che vive in Mediterraneo. Nelle zona di penombra sono stati rilevati importanti formazioni calcaree costituite dalla madrepora Cladocora caespitosa, la più grande del Mar Mediterraneo che può raggiungere anche i 50 centimetri di diametro. Sparsi su tutto il fondale, inseriti nel substrato sabbioso, numerosi pennelli dell’alga verde Penicillus capitatus.

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