A metà dicembre dello scorso anno, dopo che l’Amministrazione Comunale in un precedente incontro con le associazioni che agiscono al Castello e la Pro Loco aveva dichiarato la volontà di non concedere a privati l’utilizzo de I Lombi e di volerlo restituire nella disponibilità della popolazione del Castello, cioè agli scopi per i quali il locale fu costruito agli inizi del 1900 (anni 1905-1907) da una SOMS composta da persone comuni che con il loro lavoro e contributi in denaro lo realizzarono, la nostra Associazione promosse a propria volta un incontro, di cui fu data notizia pubblica, per discutere la nuova situazione che si era creata. Vi parteciparono numerosi nostri soci e la quasi totalità dei membri del Comitato S. Mamiliano. L’incontro si concluse con la espressa volontà della totalità dei partecipanti, nessuno escluso, di proporre all’AC di concedere I Lombi alla nostra Associazione anche se non come unici utilizzatori; la totalità dei presenti si dichiarò altresì disponibile ad intervenire economicamente viste le condizioni di trascuratezza in cui l’immobile si trovava. Chiedemmo quindi un incontro all’AC nel corso del quale illustrammo la proposta e successivamente presentammo la richiesta.

Questo il metodo che adottammo nella vicenda e che ci consente di dire che agimmo in maniera del tutto lineare e chiara come abbiamo fino ad ora sempre fatto e come un’associazione riconosciuta deve fare.

Quindi lo spirito che ci ha mossi, sulla base soprattutto delle richieste in tal senso che ci giungevano da più parti ed in particolare dagli attuali successori di coloro che con le loro mani costruirono I Lombi, è stato quello di restituire alla popolazione un luogo di incontro, e di svago quando occorra, come i meno giovani possono ricordare accadeva qualche lustro fa.

Gli obiettivi sono vaghi? Non più di quelli che vengono proposti con la costruzione di quelle che sono oggi definite con linguaggio moderno “sale polifunzionali” (sarà una combinazione ma I Lombi sono stati sempre chiamati “sala”). Starà a noi, d’intesa con l’AC e soprattutto con le altre associazioni dell’isola e con le persone o gruppi di persone interessati, fare in modo che il locale, una volta messo in sicurezza e ristrutturato in modo adeguato (non siamo così sprovveduti da renderlo utilizzabile nello stato in cui si trova), possa auspicabilmente colmare una lacuna oggi presente nella nostra isola, quella cioè di avere un luogo di aggregazione, di ritrovo e discussione e perche no? anche di svago.

Vogliamo da ultimo, ma come si è soliti dire non per questo meno importante, rivolgere un sentito ringraziamento all’Amministrazione Comunale ed all’organo decisionale per eccellenza, al Consiglio Comunale, per aver creduto nella nostra proposta.

Associazione Il Castello
Il Presidente
Avv. Sergio Forelli