Su questo giornale vengono scritti fiumi di parole, portati a conoscenza tantissimi problemi, spero solo che di questo fiume qualche goccia arrivi a destinazione! Parlando il più delle volte con il mio amico Sindaco Ortelli, ogni volta afferma che quando scrivo si ferma a riflettere ... ebbene Sergio, spero proprio che tu rifletta ma non solo. La Pineta o le pinete del Giglio sono ormai in completo abbandono: rovi, cespugli e quant’altro incominciano a farla da padroni, è una vera desolazione; penso che anche se i pini non sono piante autoctone ormai abbia poca importanza, sono in ogni modo un bel polmone verde, piantate e cresciute con il sudore dei nostri parenti sia uomini che donne hanno in ogni modo fatto una parte di storia del Giglio. E qui mi pongo una domanda: ma chi sono i responsabili o di chi è la competenza? Il Comune, la Provincia, il Corpo Forestale dello Stato tra l’altro presente tutti i giorni sull’Isola? Oggi tutti si riempiono la bocca e si ergono a paladini dell’ambiente, bianchi, rossi, verdi, ma dove sono? Di certo non abitano all’Isola del Giglio! Io lancio solo un allarme, se per puro caso scappa anche un piccolo incendio solo Dio potrà salvarle!
Modesti Giuseppe
Le pinete abbandonate
Autore: Giuseppe Modesti
3 Commenti
Mi associo alle preoccupazioni espresse da Modesti, aggiungendo una considerazione di più lungo periodo da tenere a mio avviso a mente nell'analizzare la questione e proporre iniziative.
I pini del Giglio mi sembra che siano stati piantati più o meno tutti nello stesso periodo: sono cresciuti e crescono l'uno ben vicino all'altro, facendosi "concorrenza". Fra qualche anno (solo un esperto potrà fare previsioni attendibili) saranno quindi alti (già lo sono), lunghi, un pò spogli e con radici scarsamente infisse in un terreno poco profondo e, per questo, potrebbero risultare poco "stabili", soprattutto quelli situati nelle zone più esposte ai forti venti isolani.
Ho la sensazione quindi che sia opportuno cominciare a tenere da conto anche questa problematica e proporre, magari, un programma progressivo di sostituzioni parziali e mirate con adozione di specie autoctone.
Sarebbe sicuramente utile che un "agronomo forestale" ci dicesse la sua opinione in merito.
Un cordiale saluto a tutti.
F. Archibugi
Io nelle pinete proporrei di aggiungere tavoli e sedie in legno, come quelli che sono stati installati sulla strada; percorrere la strada che c'è nella pineta al Castello è veramente suggestivo, soprattutto il panorama che offre sul Porto e sul mare, senza togliere la stessa bellezza alla pineta di Scopeto ..... camminare nella pineta e sentire solo il rumore del vento sui pini è qualcosa di indescrivibile e magico......
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego
Sono un cacciatore che frequenta l'isola da molti anni e ho visto decadere di anno in anno fino all'attuale tragedia le pinete del Giglio. Caro Modesti lei ha perfettamente ragione i nostri cari hanno messo quegli alberi tanti anni fa e sia per la sicurezza ambientale sia per la bellezza paesaggistica
l'abbandono in cui si ritrovano è possibile fonte di gravi incendi. Mi unisco a lei nell'esortare il Sindaco per verificare ed intervenire su chi può e deve ristabilire una dignità alle nostre pinete.
Saluti