Egregia redazione di Legambiente, mi permetto di esprimere un'opinione in merito agli articoli pubblicati su questo giornale redatti da voi in questi giorni successivi alla tragedia della Costa Concordia.
Mi preme precisare che sono un abitante dell'Isola del Giglio e, come la maggior parte degli altri residenti, sono un operatore turistico, di conseguenza, visto che la mia attività commerciale è strettamente legata al turismo, vivo con particolare attenzione e preoccupazione questo momento. Allo stesso tempo nutro fiducia verso tutti coloro che 24 ore al giorno si stanno prodigando per scongiurare un possibile inquinamento che avrebbe una drammatica ripercussione non solo ambientale ma anche economica.
Al contrario, leggendo i vostri articoli, dopo avere immaginato scenari apocalittici derivanti da una possibile fuoriuscita di carburante dalla nave, la vostra attenzione si è spostata sul binario, ormai morto, dell'istituzione di una A.M.P. intorno alla nostra isola.
Credo che sia meglio rammentarvi alcune cose, per esempio non avete fatto menzione che la precedente amministrazione, che responsabilmente e legittimamente aveva iniziato l'iter per istituire la A.M.P., oltre ad avere incontrato difficoltà burocratiche, era stata democraticamente invitata a desistere da più di 600 firme raccolte tra la popolazione residente attraverso una petizione che potete, se volete, richiedere all'ufficio protocollo dell'Isola del Giglio.
Un'altra cosa da mettere in evidenza è il fatto che l'attuale amministrazione ha annullato gli atti di questo iter perché le è stato chiesto dal 65% della popolazione, cioè quelli che democraticamente l'hanno eletta.
Quindi il messaggio è chiaro: gli abitanti dell'Isola del Giglio non vogliono l'Area Marina Protetta intorno alla propria isola. Inoltre affermare che se ci fosse stata l'A.M.P. questa tragedia non sarebbe successa mi sembra semplicistico e pretestuoso, e cercare di creare un nuovo ente con nuovi costi, magari con dirigenti super pagati, in questo momento particolare che sta vivendo il nostro Paese mi sembra fuori luogo.
Infine carissima redazione di Legambiente, visto che siamo stati sotto i riflettori del mondo intero, non vi è venuto in mente neppure per un attimo di mettervi dalla parte dell'ambiente e di recitare almeno una volta il ruolo per il quale siete nati, cioè salvaguardia della natura, invece di esternare concetti politici atti a gettare fango sulla nostra amministrazione quasi incolpandola dell'accaduto?
Io mi auguro che la vostra attenzione e le vostre risorse, sia scientifiche che umane, visto che ricevete dei bei contributi da parte dello stato per i vostri nobili scopi, siano messe a disposizione per aiutare, e magari condividerne il successo, tutte le persone che dalla tragica notte del 13 gennaio scorso si stanno adoperando con ogni mezzo a loro disposizione affinché questa tragedia non abbia ripercussioni sul nostro meraviglioso mare.
Alessandro Nosiglia
Lettera Aperta a Legambiente
Autore: Alessandro Nosiglia
4 Commenti
Concordo pienamente con Alessandro, inoltre vorrei far noatre, che il fondale del porto, non si potuto fare,grazie agli ambientalisti, e adesso alcune imbarcazioni che servono per l'EMERGENZA CONCORDIA NON POSSONO SOSTARE ALL'INTERNO (es. Rimorchiatore del neri) perché il basso fondo non lo permette e ancora più GRAVE è il fatto che i traghetti, se ci fosse il fondo necessario ovvero almeno -4,5/5 mt, potrebbero FARE L'EVOLUZIONE IN SICUREZZA EVITANDO L'INCAGLIO CHE A SUA VOLTA RISULTEREBBE PERICOLOSO!!!!!
QUESTO GRAZIE AGLI AMBIENTALISTI....... CI FATE SAPERE PER QUALE RAGIONE NON E' POSSIBILE DRAGARE IL PORTO DEL GIGLIO MENTRE IN ALTRI PORTI LO FANNO??????
Sono un sub che frequenta il Giglio quando può e come può. Sicuramente la gente del Giglio sta dimostrando di essere meglio di tutti quelli, me compreso, che rispetto a questa tragedia per persone e ambiente hanno detto molto e fatto poco.
Non so se valga la pena di fare dietrologia rispetto a amministrazioni o persone "precedenti", chiedo a tutti, e sono molti, quelli che oggi hanno eletto Giglionews come fonte autorevole di fare una riflessione che vale soprattutto per il futuro: una AMP ben pensata e meglio gestita, compatibile con le esigenze di chi al Giglio vive e lavora, ma anche per chi ci va in vacanza, davvero pensate che non avrebbe reso meno probabile l'incidete di Costa Concordia ? Ma ancora, davvero pensate che nonostante i problemi di oggi, non valga la pena domani di adottare qualche soluzione per proteggere ulteriormente lo "scoglio", tra queste anche una AMP? Concludo chiedendovi se davvero pensate che una AMP non sia una ulteriore attrattiva per un turismo diverso da quello di questi giorni, fatto di appassionati rispettosi di di ambiente e persone ?
Ringrazio redazione e grigliesi per quello che stanno facendo, soprattutto per le cose normali ma utili a chi lí sta lavorando per conservare integro un paradiso e restituire purtroppo ai loro cari le vittime di questa incomprensibile tragedia.
Grazie ancora
Non ho capito chi sia Alessandro, ma di sicuro è uno che ha a cuore l'ambiente più dei moralisti nullafacenti.Io il Giglio l'ho sempre visto salvaguardato, e bene, solo dai gigliesi. Pensate al rimboschimento dei pini degli anni cinquanta cosa ha fatto: prosciugato le sorgenti e basta. E non lo chiesero certo gli isolani.
Infatti Legambiente è subito corsa al Giglio x dare una mano a chi si sta prodigando a salvaguardare il danno ambientale ...........caspita , decine e decine di sub volontari che stanno ripulendo i fondali dai detriti lasciati dalla nave.........Mah........no comment, come disse qualcuno "solo chiacchiere e distintivo, solo chiacchiere e distintivo"..........
Sergio Centurioni detto Bergher o Ghego